“La minaccia alla sicurezza alimentare, tra consumo di suolo e accaparramento delle terre”
“LA MINACCIA ALLA SICUREZZA ALIMENTARE, TRA CONSUMO DI SUOLO E ACCAPARRAMENTO DELLE TERRE”:
CONVEGNO DI JANUAFORUM A GENOVA CON CLAUDIA SORLINI, PRESIDENTE DEL COMITATO SCIENTIFICO DI EXPO 2015, E ALTRI ESPERTI
Venerdì 28 febbraio ore 17, sala Barabino – via Cesarea 14
“La minaccia alla sicurezza alimentare, tra consumo di suolo e accaparramento delle terre” è il tema del convegno che si terrà venerdì 28 febbraio a Genova, nella sala Barabino di via Cesarea, per iniziativa di Januaforum, l’associazione che riunisce coloro che in Liguria sono impegnati nella cooperazione internazionale e nella promozione di partnership internazionali. L’iniziativa ha avuto il patrocinio della Regione Liguria, del Comitato Scientifico Expo Milano 2015 e di Concord Italia, e il contributo di Alisei Ong, nel quadro di alcuni programmi dell’Unione europea. I lavori saranno aperti dall’introduzione di Giorgio Pagano, Presidente di Januaforum, e proseguiranno con le relazioni di quattro esperti: Cristiana Fiamingo, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Milano; Enrico Neri, cooperante, coordinatore delle attività estere di CCS Italia Onlus; Paolo Pileri, docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica al Politecnico di Milano, e Claudia Sorlini, Presidente del Comitato Scientifico di Expo 2015. Seguiranno il dibattito e le conclusioni.
Il convegno si propone di affrontare i grandi temi che saranno al centro di Expo 2015: la sicurezza alimentare, in un pianeta in cui ogni anno una quantità di cibo dal valore di 750 miliardi di dollari viene sprecata e in cui ci sono oltre 800 milioni di persone denutrite; l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, dovuto al fatto che la domanda di cibo sta crescendo a un ritmo superiore all’offerta, sottoponendo i sistemi di produzione agricola e l’ambiente naturale a una pressione mai sperimentata prima nella storia dell’umanità; il consumo di suolo provocato dall’urbanizzazione sregolata che, in Occidente, sta uccidendo uno dei beni comuni più importanti, il terreno fertile, e con esso l’agricoltura, il settore economico più svilito, nonostante dia lavoro e garantisca il nostro nutrimento e la salvaguardia della biodiversità; l’avanzata di fenomeni dirompenti come il land grabbing, ossia la corsa all’accaparramento di terre in Africa, Asia e America Latina da parte di nazioni più ricche, che cercano terre per produrre cibo da riportare in patria per garantire sicurezza alimentare ai propri cittadini, o multinazionali a caccia di appezzamenti per produrre a costo più basso: un fenomeno enorme e drammatico, che avviene a scapito dei piccoli agricoltori e spinge a utilizzare pratiche di coltivazione intensive e non sostenibili, minando la produzione agricola sul lungo periodo. “E’ il tempo di un nuovo accordo globale sul cibo, l’Italia e la Liguria devono fare, in vista di Expo 2015, la loro parte -sostiene Giorgio Pagano- per un patto per il cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti. Il Paese può ritrovare se stesso e la sua rotta solo così, alzando lo sguardo sui grandi problemi del mondo. Perché Expo non è una grande fiera ma un grande momento di dialogo tra i popoli per uscire da una situazione inaccettabile”.
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