Valutare per competere? la prova Invalsi: chi, come, perché
VENERDI’ 2 DICEMBRE ORE 17 CAMeC
INCONTRO CON DINO CRISTANINI
L’Associazione Culturale Mediterraneo e il Comitato genitori per la scuola pubblica organizzano un incontro venerdì 2 dicembre alle ore 17 al CAMeC di Piazza Battisti sul tema “Valutare per competere? La prova Invalsi: chi, come, perché”. L’Invalsi è l’istituto incaricato dal Ministero della Pubblica Istruzione di valutare il livello delle scuole italiane. Le polemiche sono state molteplici, tra contrari e favorevoli. C’è anche chi rivolge critiche ai test e sostiene che l’iniziativa è migliorabile. La valutazione nazionale del sistema scolastico è indispensabile: è opportuno uscire dalla contrapposizione “prove sì, prove no” ed entrare nel merito, per discutere di “quali prove”. E’ questo l’obbiettivo dell’incontro, inserito nel ciclo “Quale scuola per l’Italia”, nel quale Dino Cristanini, Direttore dell’Invalsi, discuterà con Gianna Fracassi, della segreteria nazionale della Flc Cgil, Gianni Manuzio, della segreteria nazionale della Cisl, Serena Tusini, dei Cobas, rappresentanti degli altri sindacati degli insegnanti e delle associazioni dei genitori. Interverranno anche i membri della Consulta studentesca provinciale e i rappresentanti della Federazione degli studenti.
L’Associazione Culturale Mediterraneo e il Comitato genitori per la scuola pubblica hanno organizzato un incontro su un tema di grande attualità nelle scuole: “Valutare per competere? La prova Invalsi: chi, come, perché”. Al centro della discussione le prove con cui il Ministero della Pubblica Istruzione vuole valutare il livello delle scuole italiane. Relatore Dino Cristanini, Direttore dell’Invalsi, l’istituto incaricato dal Ministero. Di fronte a una folta platea di insegnanti, genitori e studenti Cristanini ha spiegato che l’uso del termine quiz è del tutto inadeguato, e che le prove Invalsi non sono nemmeno dei test, ma, appunto, delle “prove vere e proprie”, la cui costruzione “è il frutto di un lungo e delicato processo, che richiede grandi sforzi”. Le prove Invalsi sono, ha detto, “uno strumento di misurazione che non si sostituisce affatto alla valutazione dei docenti ma fornisce una solida base per analizzare i frutti delle scelte autonome di ciascuna scuola e per avere informazioni dei risultati raggiunti dagli allievi”.
Articolato il giudizio dei sindacati. Gianna Fracassi, della segreteria nazionale della Flc Cgil, ha parlato di “confusione” e ha affermato che le prove “devono avere un valore statistico e non di valutazione degli insegnanti”. La rilevazione degli apprendimenti, ha aggiunto, “non è che un indicatore, e non può essere trasformata nell’unica forma di valutazione del sistema scolastico, che è invece interesse generale della società e dei cittadini avere”. Gianni Manuzio, della segreteria nazionale della Cisl scuola, ha definito le prove Invalsi “serie e motivate”, “un’importante base informativa per mettere a punto politiche scolastiche più efficaci”. Molto critico, invece, il giudizio di Serena Tusini dei Cobas, secondo cui l’ex ministro Gelmini voleva varare un sistema di incentivi economici basato sulle prove Invalsi: “mentre si massacra la scuola pubblica si cerca di far passare un modello per il quale se la tua scuola non ha soldi e il tuo stipendio è una miseria, la colpa alla fin fine è tua“.
Nel dibattito sono intervenuti anche i rappresentanti della Uil scuola e della federazione degli studenti.
E’ possibile scaricare tutto il materiale in formato .ZIP dal seguente link:
Iniziativa con Dino Cristanini del 2-12-2011
Popularity: 8%