Marcello Dei presenta il suo libro “Ragazzi, si copia. A lezione di imbroglio nelle scuole italiane”
MARCELLO DEI PRESENTA IL SUO LIBRO
“RAGAZZI, SI COPIA. A LEZIONE DI IMBROGLIO NELLE SCUOLE ITALIANE”
Martedì 4 dicembre ore 17 CAMeC
L’Associazione Culturale Mediterraneo, per il ciclo “Quale scuola per l’Italia”, organizza martedì 4 dicembre (ore 17, CAMeC) l’incontro sul tema “ La scuola tra meritocrazia e cultura dell’imbroglio. Per una nuova etica”. Interverrà Marcello Dei, docente di Sociologia dell’educazione all’Università di Urbino e autore del libro “Ragazzi, si copia. A lezione di imbroglio nelle scuole italiane”. Il libro descrive una situazione in cui molti studenti copiano, e che dopo averlo fatto provano indifferenza o sollievo, ma anche soddisfazione e fierezza. Dobbiamo stupircene, sostiene l’autore, in una scuola ormai arresa alla cultura del consumo, all’individualismo rampante, allo sprezzo delle regole? Copiare per diventare cattivi cittadini: ecco ciò che avviene, continua Dei, con la benedizione e la comprensione un po’ di tutti. Ma così la scuola non abdica alla sua funzione educativa? Sono domande importanti, che rendono il libro molto utile. Perché -scrive Ilvo Diamanti nella prefazione- “trasforma un fenomeno considerato <normale> nella rappresentazione dominante, in oggetto e occasione di indagine e riflessione critica e civica”.
Per informazioni sulle attività dell’Associazione scrivere a spmediterraneo@gmail.com o visitare il sito www.associazioneculturalemediterraneo.com. Nel sito è disponibile la documentazione (rassegna stampa, galleria fotografica, materiali consegnati) riguardante tutte le precedenti iniziative dell’Associazione, nonché le recensioni dei principali libri usciti in questi anni sulle materie inerenti i cinque filoni di lavoro dell’Associazione (Quale scuola per l’Italia; Religioni e politica; Ripensare il Mediterraneo, un compito dell’Europa; Crisi climatica e nuove politiche energetiche; Economia, società, politica: anticorpi alla crisi).
Marcello Dei, docente di Sociologia dell’educazione all’università di Urbino, ha presentato al CAMeC, invitato dall’Associazione Culturale Mediterraneo, il suo libro “Ragazzi si copia. A lezione di imbroglio nelle scuole italiane”. “Per l’opinione pubblica il tema del copiare a scuola non è un argomento di cui discutere -ha esordito Gianluca Solafroli, vicepresidente dell’Associazione- e tuttavia non è così, perché parlarne significa affrontare i problemi di fondo della scuola e della società”. Il libro di Dei è “uno spaccato delle nostre scuole”: “il copiare non è sanzionato, i professori lo gestiscono ognuno a proprio modo, denunciare chi copia è considerato quasi infamante”. La “disattenzione etica”, ha proseguito Solfaroli, colpisce studenti, insegnanti e genitori, segno “dell’individualismo mercantilistico che è montato nella società italiana negli ultimi decenni” e di vicende più lontane del tempo, che hanno contrassegnato “il carattere degli italiani”.
“Due ragazzi su tre copiano”, ha spiegato Marcello Dei: “non è quasi mai questione di solidarietà, ma di auto copiatura”, gli studenti “si autoassolvono all’82% “, e “anche chi non copia è giustificazionista, all’insegna del <che male c’è?>”. Solamente “il 13% degli studenti dice che copiare è offesa al bene comune”, segno di una “perversione dei valori”, che si sviluppa progressivamente dalla quinta elementare fino alle scuole superiori. Certamente, ha proseguito l’autore, “bisogna stare attenti agli stereotipi”, tipo l’equazione “alunno che imbroglia = cittadino che evade le tasse, passa con il rosso, utilizza le raccomandazioni, salta la fila agli sportelli, confida nei condoni, non allaccia le cinture di sicurezza”, ma copiare è pur sempre “un esercizio non onesto di furberia” e “una forma di apprendistato a non rispettare le regole”. Gli anticorpi, ha concluso Dei, stanno “nell’educazione etica e civica”, in controtendenza a “una socializzazione scolastica di tipo burocratico – aziendale – consumistico” nella quale “l’importanza dell’etica e del civismo è relativamente scarsa”. Molto interessante e vivace il dibattito, nel quale sono intervenuti insegnanti, genitori e studenti. La soluzione, intanto, potrebbe essere quella individuata in alcune classi del liceo Parini di Milano: insegnanti e studenti hanno sottoscritto un codice etico che li impegna a comportarsi correttamente a scuola, a non copiare e a non far copiare.
E’ possibile scaricare tutto il materiale in formato .ZIP dal seguente link:
Presentazione del libro “Ragazzi, si copia. A lezione di imbroglio nelle scuole italiane” di Marcello Dei il 04-12-2012
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