Presentazione di “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia” di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello – Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17 a Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
15 Dicembre 2024 – 19:29

Presentazione di
“Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”
di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello
Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17
Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
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Iniziativa con Alessandro Rosina del 04/12/2009

a cura di in data 1 Dicembre 2009 – 13:14

 

 

Tematica trattata:Non è un Paese per giovani

Venerdì 4 dicembre alle ore 10,30, nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Capellini, l’Associazione Culturale Mediterraneo organizza, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, un incontro con gli studenti della Consulta Studentesca e degli organismi di istituto. Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica di Milano, presenterà il libro “Non è un paese per giovani”, scritto con Elisabetta Ambrosi.

Da sempre sono i giovani la parte più dinamica di una società: sono loro a travolgere le barriere della tradizione, a proporre inedite letture della realtà. Eppure in Italia, per le nuove generazioni, questo non vale. Scopertesi improvvisamente “rapinate” del proprio futuro, non accennano a reagire. Il conflitto generazionale è disattivato. Manca la spinta al rinnovamento e la società rimane rigida, poco reattiva davanti alle grandi sfide. Gli autori analizzano senza sconti le responsabilità di due generazioni, in modo diverso protagoniste in negativo dell’Italia di oggi. Padri che monopolizzano spazi e risorse disponibili, senza curarsi del bene comune;figli che dipendono morbosamente dalla famiglia, senza coraggio né capacità di immaginare un futuro diverso: sono alcuni dei motivi che rendono l’Italia un paese che non cresce, dove i giovani hanno scarso peso e poca voce. Sullo sfondo un interrogativo ineludibile: è ancora possibile, per i figli, un pieno riscatto o appare sempre più concreta l’inquietante ipotesi di un “salto di generazione”?

Elisabetta Ambrosi 34 anni, è una giornalista romana. Dopo una laurea e un dottorato in Filosofia politica, ha lavorato a lungo come caporedattore della rivista «Reset». Attualmente collabora con alcuni quotidiani e settimanali italiani, occupandosi di politica, lavoro, welfare, famiglia, bioetica e laicità. Per Marsilio ha curato il volume Il bello del relativismo. Quel che resta della filosofia nel XXI secolo (2005).

Alessandro Rosina 40 anni, è professore di Demografia presso la facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano. È redattore capo della rivista «Popolazione e Storia» e autore di numerosi saggi sui temi della famiglia, della transizione alla vita adulta e dei rapporti tra generazioni. Tra i suoi libri più recenti: Oltre la mura domestiche. Famiglia e legami intergenerazionali dall’Unità d’Italia ad oggi (2008, con P.P. Viazzo).

 


Alessandro Rosina, docente all’Università Cattolica di Milano e studioso della famiglia e dei rapporti tra generazioni, ha presentato il suo libro “Non è un paese per giovani” ai ragazzi della Consulta studentesca provinciale. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Culturale Mediterraneo (Corso Cavour 221) in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, si è tenuta nell’aula magna dell’Istituto tecnico Capellini.
Rosina ha spiegato perché l’Italia non è un paese per giovani: “sono pochi e contano di meno, la politica non li considera e non investe sul futuro”, come dimostrano “la scarsità degli investimenti in formazione, la diminuzione e la precarietà dell’occupazione giovanile, il peso del debito pubblico che si scaricherà sui giovani”.
Ma perché non c’è una rivolta degli interessati? “Perché c’è la famiglia e i giovani sono più figli che cittadini”, ha risposto Rosina, con una critica ai trentenni attuali, “rassegnati e non combattivi”. Critica estesa “all’egoismo dei padri”, a una generazione che “si è autodefinita la meglio gioventù” e che ora “difende il suo potere”.
La speranza, secondo lo studioso milanese, sono i Millennials, i ragazzi diventati maggiorenni dopo il 2000: “i ventenni sono più attivi, partecipativi, disposti a mettersi in gioco, propensi al rischio”. Insomma, il futuro può essere loro, “se sapranno reagire unitariamente e non singolarmente all’attuale immobilità sociale  e generazionale”. Molto vivace il dibattito con gli studenti, moderato dal Presidente di Mediterraneo Giorgio Pagano e dalla Presidente della Consulta Sofia Tuccio.
Per informazioni sugli appuntamenti e per aderire all’Associazione Culturale Mediterraneo telefonare a 345 6124287 oppure scrivere all’indirizzo email spmediterraneo@gmail.com o visitare il sito www.associazioneculturalemediterraneo.com

E’ possibile scaricare tutto il materiale in formato .ZIP dal seguente link:

Iniziativa del 04/12/2009 con Alessandro Rosina

 

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