Presentazione di “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia” di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello – Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17 a Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
15 Dicembre 2024 – 19:29

Presentazione di
“Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”
di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello
Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17
Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
I due …

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Presentazione di “La vita ti sia lieve” di Alessandra Ballerini

a cura di in data 3 Dicembre 2014 – 16:51
La vita ti sia lieve

La vita ti sia lieve

Martedì 9 dicembre 2014, ore 17
Biblioteca civica “U. Mazzini”
Corso Cavour, 251 – La Spezia

Presentazione del volume
La vita ti sia lieve:
storie di migranti e altri esclusi

(Melampo, 2013)
di e con
Alessandra Ballerini

Presenta Giorgio Pagano presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo e portavoce del coordinamento “Io non respingo”

Incontro organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Mediterraneo

L’autrice, nota avvocatessa dei diritti umani per l’immigrazione, racconta le storie dei migranti. Degli uomini, delle donne e dei bambini visti da vicino operando per anni in difesa degli ultimi. Nella sua memoria commossa e implacabile si avvicendano le peripezie di madri combattive che cercano di avere la custodia dei propri figli, di bambini abbandonati a se stessi, di prostitute ribelli e di uomini naufraghi in un paese spesso inospitale. Sono racconti di persone normali ed eroiche insieme, schiacciate da destini, ingiustizie, meschinità insopportabili. Si intrecciano alle loro le vicende di donne e uomini giusti che a queste esistenze tendono una mano condividendone e alleggerendone, in parte, il peso. E così tu, lettore, ti auguri alla fine che la vita per tutti si faccia più lieve.

Alessandra Ballerini è specializzata in diritti umani e immigrazione. È stata consulente della “Commissione diritti umani” del Senato per il monitoraggio dei centri di accoglienza e di detenzione per stranieri. Da sempre attiva sul campo in Italia e all’estero, collabora con Amnesty International e Terre des Hommes, con l’ufficio immigrati della Cgil, la Caritas e la Comunità San Benedetto al Porto di Don Gallo. Si occupa di affidi di minori, di tutela di emarginati e di donne vittime di violenza; tema, quest’ultimo, che la vede impegnata presso il Centro Antiviolenza della Provincia di Genova. Suo il libro Il muro invisibile sulla legge Bossi-Fini (Fratelli Frilli, 2002).

Ingresso libero

Alessandra Ballerini, avvocatessa civilista, in prima fila nella battaglia per i diritti degli immigrati e degli ultimi, ha presentato alla Spezia il suo libro “La vita ti sia lieve”, su invito del Sistema Bibliotecario Urbano e dell’Associazione Culturale Mediterraneo. “Ci sono persone al mondo che in poco tempo perdono tutto -ha spiegato- e che non hanno alternativa al viaggio disperato che fanno”. “Sono persone -ha aggiunto- che se avessero avuto la possibilità non sarebbero partite o avrebbero raggiunto l’Italia legalmente, bisogna capire perché sono state costrette a fuggire: è difficile capirlo perché è un fatto innaturale, che ha a che vedere con le guerre e le violenze dei Paesi da cui si fugge”. Il diritto all’asilo, ha affermato la Ballerini, è nella Costituzione e nelle norme internazionali, ecco perché “dobbiamo accogliere i profughi, non respingerli e nemmeno tenerli nei posti terrificanti in cui li rinchiudiamo quando riescono a raggiungere l’Italia”. Infine una proposta: una petizione a Papa Francesco perché, di fronte all’immobilismo dei Governi dell’Unione europea, sostenga un’alternativa umana alla mafia dei trafficanti ponendosi al centro dell’azione diplomatica. Le Nunziature Apostoliche, cioè le missioni diplomatiche della Santa Sede nel mondo, potrebbero fare ciò che le Ambasciate degli Stati europei negano: “rilasciare visti di ingresso perché le persone che fuggono da guerre e persecuzioni possano raggiungere Paesi sicuri su mezzi di trasporto legale, con l’apertura di corridoi umanitari”. La petizione si può firmare su Change.org.

 

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