Presentazione del n°2/2010 della rivista Centro in Europa
MEDITERRANEO CHE CAMBIA
Venerdì 29 ottobre alle ore 17 all’Urban Center di Via Fazio (sotto il Teatro Civico) l’Associazione Culturale Mediterraneo (Corso Cavour, 221) organizza la presentazione del numero 2/2010 della rivista “Centro in Europa”, dedicato a “Mediterraneo che cambia”.
L’obbiettivo del numero della rivista è quello di dare un’istantanea dell’area mediterranea dal punto di vista demografico, degli investimenti, dell’energia, dei trasporti e della logistica e di valutare il ruolo dell’Unione Europea, e in essa dell’Italia, perché la strategia del Mediterraneo diventi una grande politica europea. Il tema è di grande interesse per la Liguria e Spezia, che hanno sempre più rapporti economici, politici e culturali con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, che rappresenta l’area emergente del mondo -la seconda dopo la Cina- per capacità di attrazione di investimenti.
Alla presentazione interverranno due tra i principali esperti italiani della materia: Giancarlo Chevallard, Presidente dell’Istituto euromediterraneo del Nordovest Paralleli e Bruno Marasà, Consigliere della politica estera del Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo; Roberto Speciale e Carlotta Gualco, Presidente e Direttore del Centro in Europa; alcune personalità della città particolarmente impegnate nei rapporti con i Paesi del Mediterraneo, da Angelo Matellini, Direttore Cna, a Simonetta Musetti, cooperante a Jenin, da Marco Simonetti, Amministratore Delegato di La Spezia Container Terminal, a Alfredo Toti, Presidente Confartigianato.
Per informazioni sull’attività dell’Associazione Culturale Mediterraneo telefonare al numero3454 6124287 o scrivere all’indirizzo e-mail spmediterraneo@gmail.com o visitare il sito www.associazioneculturalemediterraneo.com
L’Associazione Culturale Mediterraneo ha organizzato, all’Urban Center, la presentazione del numero della rivista “Centro in Europa” dedicato a “Mediterraneo che cambia”. Hanno introdotto i lavori il Presidente dell’Associazione Giorgio Pagano, il direttore di “Centro in Europa” Carlotta Gualco, il consigliere del Gruppo dei Progressisti, dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento Europeo Bruno Marasà e il Presidente dell’Istituto euromediterraneo Paralleli Giancarlo Chavallard. I relatori hanno delineato un quadro di “centralità del Mediterraneo”, sempre più piattaforma strategica dei commerci intercontinentali, e di “fervore dei Paesi della sponda Sud, dal Marocco alla Turchia”. In questo quadro, ha detto Pagano, “l’Italia ha un’occasione storica che rischia di perdere: diventare il centro europeo del Mediterraneo”. Anche Marasà ha parlato di “potenzialità enormi dell’Italia nel Mediterraneo” e di “difficoltà politiche a coglierle”: tant’è che nei Paesi della sponda Sud “ad investire c’è più la Cina che l’Italia e l’Europa”. Tutti hanno convenuto sul ruolo decisivo del conflitto mediorientale, “sempre più incancrenito”, ha detto Chavallard: il blocco del negoziato tra Israele e Palestina ha infatti provocato un ulteriore slittamento del vertice di Barcellona che avrebbe dovuto rilanciare l’Unione per il Mediterraneo.
Tra gli intervenuti, molti “testimoni” dei rapporti sempre più intensi della Spezia e della Liguria con il Mediterraneo: da Angelo Matellini, direttore Cna, secondo cui “l’Italia nel suo complesso guarda con vecchi occhiali alle opportunità del Mediterraneo”, non cogliendo, per esempio, “il dinamismo di un Paese come la Turchia, dove, se fossi un imprenditore, investirei”, a Simonetta Musetti, cooperante a Jenin, che ha spiegato come il rapporto Spezia-Jenin sia sempre più un legame tra comunità; da Marco Simonetti di Contship, che ha sottolineato che “la centralità geografica del Mediterraneo rischia di venir meno a vantaggio dei Paesi del Nord Europa se l’Italia non supera la sua lentezza nella realizzazione delle infrastrutture”, ad Alfredo Toti,di Confartigianato, che ha illustrato il ruolo della Camera di Commercio per l’iniziativa delle imprese spezzine nei Balcani, in Turchia e in Libia. Ha concluso Roberto Speciale, Presidente del Centro in Europa, insistendo sul ruolo della Liguria: “bisogna essere consapevoli della nostra forza, e sapere che dietro abbiamo l’intero Nord Ovest”, ma “la Regione dovrebbe essere più presente, con un ruolo di coordinamento e di sviluppo delle tante iniziative economiche e culturali sviluppate da enti locali, università, società civile”.
Per informazioni sulle attività dell’Associazione Culturale Mediterraneo telefonare al numero 345 6124287 o scrivere all’indirizzo e-mail spmediterraneo@gmail.com o visitare il sito www.associazioneculturalemediterraneo.com
É possibile scaricare l’invito in formato .PDF dal seguente link:
Presentazione del n°2/2010
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