Presentazione di “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia” di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello – Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17 a Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
15 Dicembre 2024 – 19:29

Presentazione di
“Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”
di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello
Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17
Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
I due …

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Marco Rovelli presenta “La guerriera dagli occhi verdi”, Mercoledì 9 Novembre a Lerici e a Sarzana

a cura di in data 2 Novembre 2016 – 21:04
Invito Rovelli 9 Novembre

Invito Rovelli 9 Novembre

MARCO ROVELLI PRESENTA “LA GUERRIERA DAGLI OCCHI VERDI
Mercoledì 9 novembre
Ore 17 Lerici Sala consiliare
Ore 21 Sarzana Sala della Repubblica

Lo scrittore e musicista Marco Rovelli presenterà il suo ultimo libro “La guerriera dagli occhi verdi” mercoledì 9 novembre alle ore 17 a Lerici (Sala consiliare) e alle ore 21 a Sarzana (Sala della Repubblica). Le iniziative, organizzate dall’Associazione Culturale Mediterraneo, fanno parte del progetto “Mediterraneo diviso. Prove di dialogo”. Il libro è un romanzo: Rovelli ha scelto la forma narrativa per scavare nell’esperienza umana del popolo curdo, tentando di sottrarla a una lettura storica o geopolitica ed elevandola a qualcosa di umanamente universale, una lotta non solo contro il Daesh, ma anche contro il maschilismo, contro la guerra, contro le autorità ottuse e reazionarie.

La protagonista del libro, Avesta, ha ventidue anni quando sale in montagna seguendo le orme di Harun, l’adorato fratello. Lascia i villaggi curdi dove è cresciuta per dare il suo contributo alla lotta per il Kurdistan libero, e la sua forza è così grande, l’energia che mette in tutto così viva, che presto le chiedono di entrare nel gruppo speciale, e altrettanto presto diventa comandante della sua squadra. Tante ragazze, come lei, hanno scelto quella vita sui monti del Qandil, tra le foreste, sulla neve. Contro il Daesh Avesta combatterà una battaglia esemplare. Sarà, con la squadra che ovunque la segue, baluardo di resistenza e di testimonianza di chi propone una vita comunitaria. Nel suo grido di battaglia c’è la voce di un popolo intero, un coro che chiama da tempi lontani ma che oggi, come sempre, chiede solo libertà.

Le iniziative hanno il patrocinio delle due Amministrazioni Comunali.


 

L’Associazione Culturale Mediterraneo ha presentato, a Lerici e a Sarzana, il romanzo di Marco Rovelli “La guerriera dagli occhi verdi”. “Volevo raccontare una storia sul popolo curdo -ha detto l’autore- il romanzo è pura narrazione di una storia vera, quella di Avesta, una ragazza curda che sceglie di combattere contro il Daesh, la storia di un’esistenza, di una scelta radicale, della difesa di un ideale di libertà e di democrazia”. Rovelli si è soffermato sulla storia recente dei curdi, popolo senza uno Stato, diviso tra Turchia, Siria, Iraq e Iran, oggetto da oltre un secolo di abusi, violenze, genocidi, persecuzioni. Un popolo, ha detto, che “vuole sconfiggere l’individualismo e vivere nella comunità, grazie all’ideologia della democrazia diretta e comunitaria”, la prova, ha aggiunto, che “a sinistra si può cambiare restando radicali”.

Giorgio Pagano, Presidente di Mediterraneo, ha ricordato la battaglia in corso per liberare Raqqa, la capitale siriana del Califfato, annunciata da una donna ufficiale delle milizie curde: “la presenza femminile nella lotta contro il Daesh ha un grande significato simbolico, è un segnale rivoluzionario”. Pagano si è poi soffermato sulle “persecuzioni della dittatura turca del sultano Erdogan contro i curdi e contro tutte le opposizioni” e ha criticato l’atteggiamento dell’Unione europea, che assiste alla degenerazione autoritaria in Turchia senza assumere iniziative. E ha invitato alla mobilitazione a fianco del popolo curdo: “Nei giorni scorsi a Roma -ha raccontato- ero in Vaticano all’incontro dei movimenti popolari di tutto il mondo promosso da Papa Francesco, l’applauso più grande è stato per i rappresentanti del popolo curdo”. Perché, ha concluso Rovelli, sono “ un esempio di generosità, di sacrificio di sé, di utopia praticata ogni giorno”.

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