Presentazione di “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia” di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello – Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17 a Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
15 Dicembre 2024 – 19:29

Presentazione di
“Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”
di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello
Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17
Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
I due …

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Ripensare il Mediterraneo un compito dell’Europa

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L’Associazione Culturale Mediterraneo festeggia i 10 anni di attività con due incontri con Franco Cardini. Lunedì 21 Gennaio: alle ore 10.30 al Liceo Pacinotti e alle ore 17 nella Sala della Provincia

a cura di in data 11 Gennaio 2019 – 22:27
Invito

Invito

L’Associazione Culturale Mediterraneo festeggia i 10 anni di attività con due incontri con Franco Cardini
Lunedì 21 gennaio:
ore 10.30 – Auditorium Liceo Scientifico Pacinotti:
La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente.
ore 17 – Sala della Provincia:
Il Mediterraneo oggi

L’Associazione Culturale Mediterraneo festeggerà i dieci anni di attività con due incontri con lo storico e saggista Franco Cardini, che si terranno lunedì 21 gennaio.
Alle ore 10,30 Cardini incontrerà gli studenti del Liceo Scientifico Pacinotti nell’Auditorium della scuola (via XV Giugno) sul tema “La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente”. La via della seta è una strada, o meglio una rete di strade, un fascio di percorsi terrestri e marittimi che hanno spostato nel corso dei secoli uomini, merci e conoscenze dall’estremità orientale dell’Asia fino al Mediterraneo e all’Europa. Romantica e recente, l’espressione “via della seta” restituisce il senso di un mondo vasto, attraversato fin dai tempi antichi da guerre e conflitti ma animato anche dal fervore di scambi commerciali, culturali e politici. Tra montagne e altipiani per questo cammino sono transitati spezie, animali, ceramiche, cobalto, carta, e naturalmente la seta. Alessandria, Chanh’an, Samarcanda, Bukhara, Baghdad, Istanbul: sono alcune delle tappe di un viaggio millenario che giunge fin dentro il nostro presente. Perché la via della seta non è solo un racconto del passato, ma ha a che fare con il nostro futuro globale. Oggi questo percorso sta cominciando a unire paesi che aspirano a svolgere un ruolo dominante sulla scena mondiale: difficile fare previsioni su come tutto questo trasformerà Oriente e Occidente.
Alle ore 17 Cardini terrà una lectio magistralis nella Sala della Provincia sul tema “Il Mediterraneo oggi”. L’incontro è aperto a tutti gli interessati. Chi meglio di Cardini può districarsi attraverso le complesse stratificazioni che compongono la civiltà mediterranea nel suo insieme? Con lui viaggeremo nei percorsi della storia, alla ricerca della nostra identità, pronti a ricostruire anche il ruolo centrale della penisola italiana nelle vicende che, attraverso i secoli, hanno lentamente portato alla formazione della cosiddetta “cultura occidentale”, fino a giungere alle questioni di attualità che proprio in queste acque vedono consumarsi vicende umane di estrema gravità.
“Il Mediterraneo -ha scritto Cardini stesso- sta tornando con forza ‘di moda’, anche se non sempre e non del tutto in un contesto facile. Eravamo abbastanza abituati all’idea che nell’età moderna l’asse economico e commerciale si fosse spostato dal mare nostrum al dominio degli oceani: ma già a partire dal taglio dell’istmo di Suez nel 1869, il non più chiuso bacino mediterraneo era tornato area di scorrimento di un imponente traffico navale. A partire dal secondo dopoguerra, la crescita esponenziale del traffico aereo ha senza dubbio ridimensionato quello marittimo, senza tuttavia poter giungere a sostituirlo, specie per i carichi voluminosi. Ma le prospettive del ‘risveglio arabo’ prima, quindi i pericoli del terrorismo islamista, infine la problematica legata alla ‘nuova guerra fredda’, hanno imposto una nuova attenzione internazionale sul Mediterraneo: al punto che ormai quella che era la North-Atlantic Treaty Organization, la Nato, sta con ogni evidenza trasferendo il suo nucleo molto a sud-est di quelle che erano le sue originarie prospettive. La storia non deve mai attualizzarsi; d’altro canto, essa è sempre storia contemporanea. È un fatto obiettivo che l’attenzione sull’oggi provoca automaticamente una crescita di domande legate al passato”.


L’Associazione Culturale Mediterraneo ha compiuto, nel novembre scorso, dieci anni di vita.
Per l’occasione sarà presente alla Spezia, lunedì 21 gennaio, Franco Cardini, storico e saggista, che terrà due conferenze: la prima si terrà alle 10,30 nell’Auditorium del Liceo Scientifico Pacinotti sul tema “La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente”; la seconda si terrà alle 17 nella Sala della Provincia sul tema “Il Mediterraneo oggi”. “Il mondo sta cambiando, oggi il futuro si costruisce sempre di più in Oriente e in Africa -afferma il Presidente Giorgio Pagano-, il nuovo è altrove, sia dal punto di vista geopolitico che culturale, e va capito. Cardini è un grande uomo di cultura, e può aiutarci a farlo”.
Dal novembre 2008 a oggi l’Associazione ha organizzato, autonomamente o in collaborazione con altri, 331 iniziative, a cui hanno partecipato oltre 30.000 cittadini, tra cui molti giovani. “Abbiamo dato vita -afferma Pagano- a una fitta rete di collaborazioni con molte istituzioni, scuole e associazioni, diventando un punto di riferimento, aperto e plurale, della discussione pubblica in città e in provincia e della riflessione critica sui grandi problemi del nostro tempo”. L’Associazione ha scelto da subito alcuni filoni di attività: la crisi economica e sociale, la crisi climatica, la scuola e la cultura, l’Europa, il Mediterraneo e l’Africa, le migrazioni e il dialogo tra popoli, culture e religioni.
“Rispetto a dieci anni fa molto è cambiato -conclude Pagano-, conduciamo una vita più individualistica. Tuttavia i nostri destini di cittadini sono uniti. Dobbiamo riconoscere le molle individuali ma anche dare un senso ai percorsi di vita rendendoli convergenti su obbiettivi che riguardino l’intera società per renderla più giusta. Le democrazie senza democratici non durano. Servono cittadini democratici, solidali, con un forte senso civico e la voglia di partecipare. La cultura critica serve a questo: a essere non individui ma cittadini. Noi, nel nostro piccolo, continueremo a fare la nostra parte”.

L’Associazione Culturale Mediterraneo ha festeggiato i dieci anni di attività con due incontri con lo storico Franco Cardini, il primo al Liceo Scientifico Pacinotti, dedicato alla “Via della Seta”, il secondo nella Sala della Provincia, dedicato al “Mediterraneo oggi”.
Nella Sala della Provincia ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale il Sindaco Pierluigi Peracchini, che ha ringraziato l’Associazione per “l’importante contributo fornito in questo decennio alla vita culturale della città”.
Franco Cardini, in entrambi gli incontri, ha insistito sulla necessità di “capire come sta cambiando il mondo, per evitare che il futuro ci caschi addosso”. “L’Europa, e poi gli Stati Uniti come sviluppo dell’Europa, hanno conquistato il mondo perché avevano bisogno di materie prime e di forza lavoro, ma oggi non sono più i padroni”, ha detto lo storico: “oggi è l’Oriente a prevalere”, mentre in Africa “vengono al pettine i nodi di una politica d rapina coloniale, portata avanti con il consenso dei governi africani, che è all’origine delle migrazioni di massa”. Cardini ha così concluso: “Dobbiamo studiare le altre civiltà, capirle, dialogare con loro e costruire un mondo in cui la ricchezza sia redistribuita e l’ambiente sia salvato: la malattia cronica dell’Occidente è stata a lungo trascurata, è il momento di riconvertire il nostro modello di sviluppo e di vita”.

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