Januaforum iniziativa ligure per la promozione di partnerships internazionali – Documento costitutivo
Premessa:
Sono circa vent’anni che a livello regionale ci si è dati una legislazione specifica per promuovere la Solidarietà Internazionale, la Cooperazione Decentrata allo Sviluppo e gli interventi per il rafforzamento della pace nel mondo.
Dobbiamo prendere atto che sia l’iniziativa politica, sia il supporto tecnico e amministrativo, sia la gestione della legge in generale e sia il livello finanziario raggiunto, sono stati molto al di sotto delle aspettative della Società Civile ligure in diverso modo impegnata su queste tematiche.
Emblema (non unico, se si guarda al nulla che ha lasciato, il Convegno regionale del marzo 2009 sulla Partnership Euro-Mediterranea) di questa valutazione negativa è la non-attuazione, nei suoi aspetti più salienti e innovativi, dell’ultimo Programma Regionale Triennale 2007-2009.
Di fatto oggi non si parla più di ‘Sistema Liguria’, di ‘creazione di Reti’, di ‘Tavoli Regionali’, di fare “massa critica” e di ‘Progetti paese’.
L’inerzia, la rassegnazione e il fatalismo sembrano ormai l’orizzonte politico con cui questo territorio regionale guarda alle relazioni internazionali, relazioni che possono invece rappresentare una delle poche ‘chances’ per uscire dall’angolo in cui siamo messi, sia dalla crisi economica dell’Occidente (non mondiale), sia dalla riduzione del trasferimento agli Enti locali di risorse pubbliche nazionali.
L’amara e cruda verità che emerge è che la Cooperazione o meglio le Partnerships internazionali non sono, anche per noi, la naturale conseguenza del mondo globale.
Dobbiamo uscire tutti da una incapacità culturale e da un blocco psicologico e politico.
Dobbiamo soprattutto tutti renderci conto che L’Europa (e dentro soprattutto Paesi come l’Italia) rischia la marginalità economico/politica se non si apre alla costruzione di uno spazio euro-africano e di uno spazio euro-asiatico.
Rischiamo di diventare il quinto mondo: vecchio, pauroso e sempre più condizionato da movimenti nazional-populisti che in continuazione crescono in ogni angolo del nostro continente, e dalle tecnocrazie sovranazionali senza reali controlli democratici e senza trasparenza
Lo spazio Euro-Mediterraneo, in particolare, rimane il cuore di questa riflessione e di un impegno che è insieme politico, sociale, culturale ed economico. In questo spazio l’Italia, per la sua posizione geografica e per i suoi legami storici e commerciali, deve diventare un ‘top-player’ capace di partecipare ad affrontare i problemi principali che, se risolti, possono trasformare il Mediterraneo da confine esclusivo a luogo dell’incontro, del dialogo e della collaborazione. L’Italia deve sostenere il ‘Risorgimento’ in atto nel mondo arabo e contribuire al suo cammino verso la democrazia, puntando soprattutto sugli aiuti politici, sociali, culturali ed economici alla Società Civile di quei paesi. La strada è quella di un rapporto sempre più stretto, Euro-Mediterraneo, tra Europa, Italia in primis, e Nord Africa, nella consapevolezza che la nostra e la loro storia si stanno ricongiungendo.. Alla Liguria, anche come ‘porta’ del Nord Ovest sul Mediterraneo, spetta un ruolo decisivo da giocare. La Liguria sarà centrale nel Mediterraneo se il Mediterraneo sarà centrale per la Liguria.
Accendere i riflettori
Le relazioni internazionali sul nostro territorio regionale sono appannaggio di qualche significativa realtà imprenditoriale e di un vasto ma frammentato arcipelago di Società Civile che ogni giorno, spesso nell’indifferenza e/o nel sospetto, cerca di affermare le buoni ragioni dell’aprirsi, come comunità locali, a scambi di tipo culturale, sociale, politico ed economico con il resto del mondo. Occorre avere la consapevolezza che il nostro benessere, il nostro stile di vita non lo si salvaguarda “semplicemente” respingendo i poveri ed i diseredati che arrivano alle nostre frontiere. E’ questa una pia illusione che fa breccia nelle persone più semplici o nei cinici. L’onda lunga dei migranti è destinata ad aumentare proporzionalmente alle crisi umanitarie, alle tragedie o alle difficoltà che assillano molte aree del mondo, in particolare l’Africa. Solo politiche di sviluppo socio-economico mirate ai PVS possono realizzare il necessario equilibrio e la convivenza fra tutti i popoli. E ognuno è chiamato, per la sua parte, a svolgere il proprio compito: istituzioni, imprese, governi nazionali e locali, ONG, associazioni.
La Società Civile ligure è consapevole che non è affatto semplice, nel breve-medio periodo, un coinvolgimento più significativo dei livelli istituzionali, sia in termini finanziari, sia in termini programmatici e di sviluppo di relazioni internazionali, in grado di attivare capacità economico/professionali, progettualità locali, culture materiali del nostro territorio e risorse umane spendibili sul teatro mondiale.
E tuttavia la Società Civile ligure non intende rassegnarsi. Anzi, deve impegnarsi perché cresca la consapevolezza che quando ci si concentra sui temi della Cooperazione e delle Partnerships internazionali non si parla tanto o soprattutto di dono, ma si tratta di questioni inerenti l’ interesse locale, la politica interna, la sicurezza, le convenienze economiche, gli investimenti sociali e l’immagine/prestigio dell’intera Comunità Ligure nel mondo.
Lo stesso aiuto umanitario non dovrebbe prescindere dalla Partnership e dalla Cooperazione per evitare il rischio di favorire dipendenze e squilibri.
Abbiamo bisogno di accendere i riflettori su quella che potremo definire ‘Dimensione Internazionale’, abbiamo bisogno di rivisitare e rilanciare a livello pubblico ‘questo spazio ’ di impegno socio-politico e cercare di farlo entrare nell’agenda dei vari responsabili non solo politici ma anche economici e finanziari.
Januaforum nasce innanzitutto per dar vita a una rete di discussione, confronto e scambio di esperienze tra tutti coloro che, in Liguria, si occupano di Cooperazione e di Partnerships internazionali. Ferma restando, naturalmente, l’autonomia di ciascun aderente, è utile conoscere quello che fanno gli altri e partecipare alle loro iniziative, e soprattutto cercare di lavorare assieme su iniziative comuni.
In secondo luogo Januaforum, grazie a questo lavoro di rete, si impegna a proporre la costruzione di un nuovo soggetto regionale, che coinvolga sia il pubblico (Regione, Province, Comuni e altri soggetti pubblici) che il privato, inteso non solo come società civile organizzata, ma anche come imprese e professioni interessate a stabilire rapporti con Paesi terzi. Questa nuova entità avrà il compito di mettere insieme, coordinare e valorizzare le realtà più vive presenti a livello provinciale e di sostenerle nella direzione di un maggiore e più decisivo impatto politico, culturale e mediatico. La Liguria sarebbe in questo modo protagonista di un’iniziativa pilota, perché unica, sul territorio nazionale.
Terreni di impegno del nuovo soggetto regionale
A titolo solo esemplificativo si possono elencare alcuni terreni di impegno di questo nuovo soggetto regionale (Fondazione? – Consorzio? Associazione verso una Fondazione?) che potremo denominare provvisoriamente ‘Istituto Ligure per la promozione di partnerships internazionali’ (‘International Partnership promotion’).
1. Un vasto lavoro culturale capace di centrare due obiettivi di ordine generale:
– la capacità di costruire una cultura di dialogo, di solidarietà e coesione intragenerazionale che renda l’opinione pubblica in grado di riconoscersi in un comune destino.
– L’ambizione di lanciare un messaggio di solidarietà intergenerazionale, fondato sulla capacità di preoccuparsi delle generazioni future.
2. Un’attività di pressione politica ai vari livelli istituzionali e politici, sviluppando particolarmente il tipo di linguaggio da utilizzare per produrre un loro maggior coinvolgimento e partecipazione.
3. Un impegno per la ricerca di finanziamenti sia in termini di condivisione e copromozione del progetto generale (Compagnia San Paolo – Fondazione Cariplo – Fondazione Carige, ecc) sia in termini di sostegno a progetti specifici che coinvolgano giovani laureati liguri ed esperienze di eccellenza in vari campi (associazioni economiche – singole imprese – mondo cooperativo)
4. Una identificazione di progetti particolarmente innovativi e mobilitanti, eventualmente anche già in fase di elaborazione e/o di avvio, che riescano a rivoluzionare l’immagine e il vissuto di ciò che viene ricompreso come Cooperazione.
5. Una ‘unità di promozione di relazioni internazionali’ che individui le migliori opportunità di partnerships in considerazione delle vocazioni e delle competenze presenti sul territorio regionale.
Elenco dei firmatari e promotori in ordine alfabetico:
Danilo Bruno
Salvatore Calcagnini
Daniela Cuomo
Francesca Dagnino
Giacomo Ferrari
Tiziano Ferri
Rita Fontanella
Antonio Garcia
Carlotta Gualco
Pino Lena
Clara Lupano
Matteo Lupi
Hayet Maatoug
Giulio Masi
Walter Massa
Simonetta Musetti
Giuseppe Pacini
Giorgio Pagano
Carla Peirolero
Mirko Principato
Claudio Rissicini
Enrica Salvatori
Sergio Schintu
Roberto Speciale
Ruggero Tozzo
Genova 27 Giugno 2011
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