Giorgio Pagano presenta “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” a Genova e a Milano Giovedì 30 marzo ore 17,15 Genova, Palazzo Tursi Venerdì 31 marzo ore 17,30 Milano, Palazzo Visconti
Giorgio Pagano presenta
“Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”
a Genova e a Milano
Giovedì 30 marzo ore 17,15 Genova, Palazzo Tursi
Venerdì 31 marzo ore 17,30 Milano, Palazzo Visconti
Il libro di Giorgio Pagano “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”, dopo le presentazioni alla Spezia, a Sarzana, a Lerici e a Firenze, verrà presentato nei prossimi giorni a Genova e a Milano.
A Genova l’iniziativa, organizzata dall’Associazione Januaforum e dal Comune, si terrà giovedì 30 marzo alle ore 17,15 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi (via Garibaldi, 18). Interverranno il Sindaco Marco Doria, il Presidente di Januaforum Alberto Rizzerio e Giorgio Musso, ricercatore all’Università per Stranieri di Perugia. Modererà la giornalista Eliana Quattrini, sarà presente l’autore.
A Milano l’incontro, dal titolo “Sao Tomé e Principe: la biodiversità al centro del mondo”, è organizzato dal Console Onorario di Sao Tomé e Principe Silvia Grosso e dalla Ong Alisei: si terrà venerdì 31 marzo alle ore 17,30 nel Palazzo Visconti (via Cino Del Duca, 8). Interverranno Silvia Grosso, il Presidente di Alisei Ruggero Tozzo, il Direttore di Isola Bianca Francesco Sanguinetti e Carlos Gustavo don Anjos, del Ministero degli Affari Esteri e Comunità della Repubblica Democratica di Sao Tomé e Principe. Sarà presente l’autore.
Giorgio Pagano è stato il primo Presidente dell’Associazione Januaforum e collabora da tempo con la Ong Alisei. Il modello di cooperazione sperimentato a Sao Tomé e Principe tra 2015 e 2016 e teorizzato nel libro ha radici nell’esperienza e nell’elaborazione della cooperazione ligure e lombarda, da tempo tesa a superare l’assistenzialismo e a dare centralità sia al ruolo dei territori e degli Enti locali che a quello delle imprese.
“La mia esperienza a Sao Tomé e Principe -spiega Pagano- è l’esempio di una visione della cooperazione che non si riduce agli aiuti ma tende a far sì che le persone non siano assistite ma autonome, capaci di battersi per autogovernare le proprie vite, per e con gli altri; e che tende a costruire e a potenziare le strutture istituzionali, economiche e civili decentrate, che sono decisive perché le persone possano realizzarsi”. Nel libro è centrale inoltre la riflessione sul modello di sviluppo africano. Secondo l’autore “il rapporto tra cooperazione internazionale e internazionalizzazione delle imprese è decisivo, ma c’è bisogno di imprese straniere non predatrici ma responsabili sul piano sociale e ambientale, rispettose dell’identità dei luoghi… la progettualità che abbiamo messo in campo a Sao Tomé e Principe stimola l’arrivo di imprese di questo tipo, nella pesca come nell’agricoltura o nel turismo”. Le imprese straniere devono collaborare con le imprese locali, perché “l’innovazione va portata dal di fuori ma al tempo stesso va fatta nascere dal di dentro, supportando le persone nei cambiamenti e suscitando la loro creatività”.
Il libro, edito dalle Edizioni Cinque Terre, contiene il Diario dell’esperienza di Pagano a Sao Tomé e Principe, il saggio introduttivo “La ‘nostra’ Africa” e i capitoli “Dalla cooperazione tra Comuni al partenariato tra comunità”, “Italia Mediterraneo Africa” e “L’esempio”. Il libro, che ospita la Prefazione del professor Gian Paolo Calchi Novati e un contributo di Mario Giro, Viceministro agli Affari Esteri, è inoltre un reportage fotografico sulle “isole al centro del mondo”, con 115 immagini.
Il libro di Giorgio Pagano “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”, dopo le presentazioni alla Spezia, Sarzana, Lerici e Firenze, è stato presentato a Genova e a Milano. A Genova l’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione Januaforum e dal Comune, a Milano dal Console Onorario di Sao Tomé e Principe Silvia Grosso e dalla Ong Alisei.
A Genova è intervenuto, tra gli altri, il professor Giorgio Musso dell’Università di Perugia. “Il filo conduttore del libro e dell’esperienza di Pagano come cooperante -ha detto- è l’Africa come soggetto e non come oggetto della politica e della cooperazione”. L’autore, ha aggiunto Musso, si è interrogato sul destino di Sao Tomé e Principe nel mondo globale e ha individuato, insieme ai saotomensi, una via: “il turismo ecologico, la pesca, l’agricoltura, l’export di qualità”. A Milano il libro è stato presentato, tra gli altri, da Ruggero Tozzo, Presidente di Alisei Ong: “Oggi sono forti le spinte che indicano per Sao Tomé e Principe una via fondata sul petrolio e che vogliono far diventare il Paese un grande hub logistico per il golfo di Guinea, ma in questo modo il Paese sarebbe devastato e perderebbe la sua identità: il merito del Piano elaborato e raccontato nel libro di Pagano è quello di proporre un’altra opportunità, condivisa dai saotomensi”. “La grande questione- ha detto Pagano- è quella del modello di sviluppo, della sua sostenibilità ambientale e sociale: vale a Sao Tomé e Principe come in Occidente… le isole al centro del mondo lo sono non solo dal punto di vista geografico, ma anche politico e culturale, perché i grandi problemi sono comuni”. E ha citato Papa Francesco: “il mondo si capisce meglio dalle periferie”.
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