Giorgio Pagano presenta il libro e la mostra fotografica “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” a Marina di Massa, Villa Cuturi, Venerdì 2 febbraio ore 17
Giorgio Pagano presenta il libro e la mostra fotografica
“Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”
Marina di Massa, Villa Cuturi
Venerdì 2 febbraio ore 17
Venerdì 2 febbraio alle ore 17 a Marina di Massa (Villa Cuturi, viale Amerigo Vespucci, 22) Giorgio Pagano presenterà il suo libro “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”. La presentazione è organizzata dal Comune di Massa, dall’Associazione Culturale Mediterraneo, dall’Associazione Dal libro alla solidarietà e dal Forum toscano per le Attività Internazionali. Interverranno Carmine Mezzacappa, Presidente dell’Associazione Dal Libro alla solidarietà, Alfiero Ciampolini, portavoce del Forum toscano per le Attività Internazionali, e Alessandro Volpi, Sindaco di Massa; sarà presente l’autore. Prima della presentazione del libro sarà inaugurata la mostra fotografica. A presentarla il critico Giovanna Riu.
Il libro è già stato presentato alla Spezia, Sarzana, Lerici, Firenze, Genova, Milano, Lucca, Pontremoli, Roma, Savona, Fivizzano, Viareggio, Levanto, Sesta Godano, Monterosso, Sestri Levante, Massarosa, Chiavari, Verona e Albenga.
L’autore è Presidente dell’Associazione Funzionari senza Frontiere, molto attiva in Toscana. Il modello di cooperazione sperimentato a Sao Tomé e Principe tra 2015 e 2016 e teorizzato nel libro ha radici nell’esperienza e nell’elaborazione della cooperazione toscana, da tempo tesa a superare l’assistenzialismo e a dare centralità al ruolo dei territori e degli Enti locali.
“La mia esperienza a Sao Tomé e Principe -spiega Pagano- è l’esempio di una visione della cooperazione che non si riduce agli aiuti ma tende a far sì che le persone non siano assistite ma autonome, capaci di battersi per autogovernare le proprie vite, per e con gli altri; e che tende a costruire e a potenziare le strutture istituzionali, economiche e civili decentrate, che sono decisive perché le persone possano realizzarsi”. Nel libro è centrale inoltre la riflessione sul modello di sviluppo africano. Secondo l’autore “il rapporto tra cooperazione internazionale e internazionalizzazione delle imprese è decisivo, ma c’è bisogno di imprese straniere non predatrici ma responsabili sul piano sociale e ambientale, rispettose dell’identità dei luoghi… la progettualità che abbiamo messo in campo a Sao Tomé e Principe stimola l’arrivo di imprese di questo tipo, nella pesca come nell’agricoltura o nel turismo”. Le imprese straniere devono collaborare con le imprese locali, perché “l’innovazione va portata dal di fuori ma al tempo stesso va fatta nascere dal di dentro, supportando le persone nei cambiamenti e suscitando la loro creatività”.
Il libro, edito dalle Edizioni Cinque Terre, contiene il Diario dell’esperienza di Pagano a Sao Tomé e Principe, il saggio introduttivo “La ‘nostra’ Africa” e i capitoli “Dalla cooperazione tra Comuni al partenariato tra comunità”, “Italia Mediterraneo Africa” e “L’esempio”. Il libro, che ospita la Prefazione del professor Gian Paolo Calchi Novati e un contributo di Mario Giro, Viceministro agli Affari Esteri, è inoltre un reportage fotografico sulle “isole al centro del mondo”, con 115 immagini.
La mostra sarà visitabile fino a venerdì 16 febbraio con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 8,45 – ore 12,45; il martedì e il giovedì anche ore 15,30 – 17,30.
Giorgio Pagano ha presentato il suo libro “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” anche a Marina di Massa (Villa Cuturi). L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Massa, dall’Associazione Culturale Mediterraneo, dall’Associazione Dal libro alla solidarietà e dal Forum toscano per le Attività Internazionali. Prima della presentazione del libro è stata inaugurata la mostra fotografica, che sarà visitabile fino a venerdì 16 febbraio con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 8,45 – ore 12,45; il martedì e il giovedì anche ore 15,30 – 17,30.
“Il progetto a cui ho lavorato in Africa è costato pochissimo e ha creato molti posti di lavoro… E’ la prova -ha detto l’autore- che è possibile garantire ai giovani africani il ‘diritto di restare’, dando loro una speranza per il futuro”. Pagano ha così proseguito: “L’Italia deve fare molto di più, investire risorse non per respingere i giovani migranti ma per progetti di cooperazione basati sul partenariato e lo scambio equo… Così c’è un vantaggio per tutti, un’occasione di lavoro anche per i nostri giovani e le nostre imprese: a Sao Tomé e Principe l’unica fabbrica di cioccolato è di un italiano, così una delle nascenti strutture turistiche… Stiamo vivendo una fase non di apertura all’altro ma di chiusura, l’Italia è chiusa in se stessa… Dobbiamo capire che la cooperazione non è solo un’opera buona, è anche un investimento nel nostro futuro: l’Italia che non coopera, che non si apre agli altri, che non capisce che il partenariato in Africa è strategico è un’Italia che declina”.
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