Presentazione di “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia” di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello – Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17 a Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
15 Dicembre 2024 – 19:29

Presentazione di
“Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”
di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello
Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17
Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
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Giorgio Pagano presenta a Roma “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” Domenica 7 maggio ore 18,30 Libreria Griot

a cura di in data 7 Maggio 2017 – 14:53
Invito 7 maggio Roma

Invito 7 maggio Roma

Giorgio Pagano presenta a Roma
Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo
Domenica 7 maggio ore 18,30
Libreria Griot, via di S. Cecilia 1/A

Domenica 7 maggio Giorgio Pagano presenterà il suo libro “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” a Roma, nella Libreria Griot, via di S. Cecilia 1/A. Interverranno, oltre all’autore, Daniela Cuomo, responsabile rapporti internazionali e corporate di World Friends Onlus e Paolo Dieci, Presidente di Link 2007.
Il libro, edito dalle Edizioni Cinque Terre, contiene il Diario dell’esperienza di Pagano come cooperante nelle isole di Sao Tomé e Principe tra il 2015 e il 2016, il saggio introduttivo “La ‘nostra’ Africa” e i capitoli “Dalla cooperazione tra Comuni al partenariato tra comunità”, “Italia Mediterraneo Africa” e “L’esempio”. Il libro, che ospita un contributo di Mario Giro, Viceministro agli Affari Esteri, è inoltre un reportage fotografico sulle “isole al centro del mondo”, con oltre 100 immagini.

“L’Africa -scrive Pagano- è sempre più ‘nostra’. Le migrazioni, la globalizzazione e la crisi economica, il terrorismo jihadista: tutto spinge a superare i confini, a rendere permeabili le frontiere, a unire Europa e Africa. L’Europa non può più essere altra rispetto all’Africa, e viceversa: i destini sono interconnessi, il rapporto è e sarà sempre più stretto, tra grandi difficoltà e altrettanto grandi opportunità. Troppe sono le cause comuni che ci interpellano. L’Africa è il nostro grande Sud, l’Europa è il grande Nord dell’Africa… Il grande obbiettivo, ‘in direzione ostinata e contraria’, è quello di un’Africa che vinca la povertà senza subire le ferite irreversibili dell’invasione ‘sviluppista’. L’idea di ‘una cooperazione per domare il demone dello sviluppo’, che unisca i popoli del Sud e del Nord del mondo, comincia lentamente a farsi strada. Sembra un appello a fare cose impossibili. Eppure se il futuro ci riserva qualcosa di diverso dalla infinita ripetizione dello sviluppo e dei suoi miti qualcosa di questo impossibile non è destinato a rimanere per sempre tale”.


 

Giorgio Pagano ha presentato il suo libro “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” a Roma, nella Libreria Griot. Sono intervenuti Daniela Cuomo, responsabile rapporti internazionali e corporate di World Friends Onlus, e Paolo Dieci, Presidente di Link 2007. Tra i presenti anche Simonetta Paganini, responsabile della cooperazione internazionale in Anci, l’associazione dei Comuni.
Daniela Cuomo ha messo in evidenza, come temi centrali del libro, una visione della cooperazione incentrata sul supporto alle persone e ai territori locali e sul rispetto e lo scambio reciproco tra europei e africani. La Cuomo ha poi citato l’esperienza, comune all’autore, della rete ligure Januaforum, le cui idee e proposte si ritrovano nell’esperienza di Pagano. Infine un riferimento a Papa Francesco, considerato come “uno dei protagonisti del libro”.
Paolo Dieci, Presidente di un’associazione consortile che coordina molte Ong italiane, ha definito il libro “estremamente utile”: Link 2007 lo userà “come testo di educazione alla cittadinanza mondiale nelle scuole”. “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”, ha continuato, è almeno cinque cose: “un atto di omaggio al Paese”; una riflessione sullo sviluppo in Africa, “che può essere solo sostenibile e non deve ripetere i nostri errori”; una riflessione sulla cooperazione internazionale come “partenariato tra territori e comunità, in cui hanno un ruolo centrale le persone e il decentramento amministrativo”; un invito a considerare il Mediterraneo come “un grande progetto incompiuto, sulla scia di Predrag Matevejevic”. Infine il libro è un omaggio a Pasolini, al suo “senso del sacro” e alla sua “lotta moderna e non nostalgica contro l’omologazione del pensiero unico”.
Pagano ha ripercorso tutta la sua esperienza nelle “isole al centro del mondo”: ci sono, ha detto, “creatività, dinamismo, solidarietà comunitaria, voglia di partecipare e di opporsi al neocolonialismo”, gli elementi cioè per cui Sao Tomé e Principe diventi “un soggetto e non un oggetto della politica globale” e costruisca “un suo autonomo sviluppo, rispettoso di un’identità unica al mondo”.

L’autore si è poi recato in Vaticano, a Santa Marta, residenza di Papa Francesco, per consegnargli copia del libro. Questa la dedica: “A Francesco, che ci ha insegnato che si può capire il mondo solo guardandolo dalle periferie”. Pagano, nel novembre 2016, partecipò all’incontro mondiale dei movimenti popolari, organizzato in Vaticano dal Papa.

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