Concerto di solidarietà “Una casa accogliente, segnale di futuro”, campagna raccolta fondi in musica per una casa sicura a tutti. Teatro degli Impavidi di Sarzana giovedì 16 dicembre ore 21
Sarzana, Teatro degli Impavidi
giovedì 16 dicembre ore 21
Importante iniziativa di solidarietà organizzata dall’Associazione Culturale sarzanese Armadillo APS e dall’Associazione Januaforum APS, che riunisce molte associazioni di promozione sociale della Liguria, mirata alla presentazione e raccolta fondi per sostenere la campagna “Progetto Casa – Home and Dry”. Il progetto “Home and Dry” è un’azione concreta che ha lo scopo di sostenere le persone, in particolare i giovani migranti regolari che iniziano un percorso lavorativo, ad acquisire autonomia offrendo loro una possibilità di vivere dignitosamente.
Una Casa accogliente, segnale di futuro!
La campagna di raccolta fondi in sostegno al progetto contribuirà al fondo rotativo di garanzia a disposizione di Januaforum per intervenire in sostegno dei ragazzi che dovessero trovarsi in condizione di difficoltà finanziaria e per anticipare le somme necessarie per avviare gli alloggi.
Hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa molte realtà e istituzioni di promozione sociale del territorio: ARCI Val di Magra, Circolo Culturale Sandro Pertini, Libera, Legalité si stanno facendo promotori per una ampia adesione e partecipazione alla serata benefica, in modo da poter raccogliere quante più presenze e fondi che verranno destinati a finanziare il progetto. L’Associazione Gli Scarti, gestori del teatro, mette a disposizione personale per biglietteria e assistenza nonchè il materiale tecnico occorrente.
L’evento ha il patrocinio del Comune di Sarzana e si va ad inserire nella già ricca programmazione di eventi per il Natale 2021.
Sarà l’occasione per godere di un bellissimo concerto e partecipare nello stesso tempo ad un progetto benefico e di grande rilevanza sociale.
Il programma della serata prevederà, dopo la presentazione e gli interventi per illustrare nei dettagli il progetto, una prima performance musicale del gruppo “I Tre Folkettieri”, composto da Mauro Manicardi, organetti, baghet e piva – Monica Milton Schettino, fisarmonica e voce – Franco Ressa, chitarra e voce, a cui si aggiungerà per l’occasione Corrado Perazzo, musette e ceccola. Il repertorio spazierà dalle musiche frutto di ricerche di etnomusicologia sul territorio della Lunigiana e Val di Vara, alle composizioni d’autore con chiara matrice folk-etnica.
A seguire il Teatro degli Impavidi ospiterà, per un concerto che si preannuncia di grande energia e di valenza culturale, il gruppo musicale “Unavantaluna“. La Compagnia di Musica Siciliana è un ensemble di musicisti uniti dalle comuni origini siciliane e dalla passione per le arti e le tradizioni popolari della loro terra. Nel concerto è forte la necessità di unire il passato con il presente attraverso la ricerca di un possibile equilibrio fra tradizione ed innovazione musicale. Per questo alle tarantelle, contraddanze e canti della tradizione marinara, si affiancano composizioni originali eseguite nello stile tradizionale. Nel corso degli anni “Unavantaluna” si è esibito in Italia ed all’estero toccando 4 continenti, avendo l’onore di calcare a Taiwan il palcoscenico del Teatro Nazionale di Taipei nel 2016. Il 13 novembre 2016 il gruppo si è esibito alla Cappella Paolina del Quirinale in Roma alla presenza del Presidente della Repubblica. Nel mese di aprile del 2018, di concerto con il Coordinamento delle Associazioni Siciliane del Nuovo Galles del Sud e il Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura e del Consolato Generale di Sydney, “Unavantaluna” è stato in Australia per un tour di concerti nelle principali città.
Nel 2013 con il brano ISULI, ha vinto il Premio Andrea Parodi, il più significativo riconoscimento italiano dedicato alla World-Music.
La formazione è composta da Pietro Cernuto, bagpipe, flauti, voce – Carmelo Cacciola, laouto cretese, voce – Luca Centamore, chitarra, percussioni, voce – Francesco Salvadore, percussioni, arpa, voce.
Canzoni in siciliano e voci possenti, strumenti musicali arcaici e storie millenarie, arrangiamenti e nuove sonorità: un gruppo di sicuro impatto che diviene addirittura trascinante nella propria dimensione più consona, quella dal vivo!
Januaforum, associazione ligure senza scopo di lucro che riunisce una trentina di organizzazioni della società civile operanti nel campo della Cooperazione allo Sviluppo, è promotrice ed attuatrice di molti progetti di carattere nazionale ed internazionale. E’ fortemente impegnata nell’accoglienza e nell’inclusione sociale di cittadini migranti e nel favorire l’educazione alla cittadinanza globale contrastando la povertà sociale ed educativa.
Donazioni al Progetto Casa-Home and Dry
www.retedeldono.it/it/progetti/januaforum/home-and-dry
Maggiori informazioni su www.januaforum.it
Giovedì 16 dicembre ore 21 presso il Teatro degli Impavidi di Sarzana
Ingressi, che saranno devoluti per finanziare il progetto: interi € 20 – ridotti € 15
Manifestazione realizzata in ottemperanza delle normative vigenti anti covid-19
Prevendita in teatro: info 346 4026006 – teatroimpavidi@associazionescarti.it
Info: Ass. Cult. Armadillo APS Sarzana tel. 0187 626993
www.armadilloclub.org | info@armadilloclub.org
Nel corso dell’evento musicale tenutosi al Teatro Impavidi, Sergio Schintu, segretario di Januaforum, è intervenuto per spiegare il significato dell’iniziativa e del progetto “Home and dry”. Ecco una sintesi del suo intervento:
“Home and dry” è una frase idiomatica inglese che in sostanza vuol dire “se hai una casa il più è fatto, tutto torna” – Januaforum, – Associazione di Promozione Sociale – con soci su tutto il territorio regionale ligure -, l’ha scelta per mettere in evidenza come il vedersi riconosciuto il Diritto a una abitazione rappresenti un passaggio decisivo per sentirsi cittadini a pieno titolo e integrati in una comunità locale.
Il progetto nasce dalla constatazione che la sola ‘accoglienza’ di richiedenti asilo, pur rappresentando un passo importante e un segno di civiltà, non è sufficiente a mettere in moto un processo compiuto di ‘integrazione’.
In sostanza finito il tempo della sistemazione con vitto, alloggio, insegnamento della lingua italiana e riconoscimento dello Status di rifugiato, emerge la consapevolezza che mancano ancora due tasselli fondamentali per l’integrazione sociale, si tratta dell’inserimento lavorativo e abitativo; quest’ultimo di fatto risulta l’ostacolo più difficile da superare.
Il nostro mercato del lavoro con prevalente domanda di livelli a bassa o media qualificazione intercetta comunque diverse di queste persone che magari guadagnando tra i 1000 o i 1500 euro al mese non trovano una sistemazione abitativa decente.
Parliamo di persone che vivono in 5 o 6 in appartamenti affittati in nero, che dormono in macchine abbandonate, che hanno rimediato un rifugio di fortuna o che sono ospitate a tempo da qualche amico.
Il Progetto “Home and Dry” interviene proprio in questa fase; attiva un processo di mediazione con i proprietari di immobili sfitti o con le loro agenzie, offre la garanzia di intestarsi il contratto di affitto (contratto 3 + 2 – con diritto degli occupanti a mettere la residenza) e avvia un processo di accompagnamento di singoli e di famiglie.
Il progetto è attivo da due anni e mezzo e ha trovato il grande apprezzamento di tutte le parti coinvolte, tanto è vero che spesso le agenzie immobiliari che hanno lavorato con noi continuano a cercarci per offrirci nuovi appartamenti in affitto e si allarga il numero di persone e famiglie che ci chiedono di aiutarli nella ricerca di una abitazione.
Ad oggi Home and Dry ha realizzato l’acquisizione in affitto di 7 appartamenti; 5 a Genova e 2 a Rapallo che hanno coinvolto 23 persone; in numero maggiore si tratta di convivenze di due o tre persone ma ne hanno beneficiato anche due famiglie.
Nonostante finora il progetto abbia riguardato in prevalenza persone che hanno ottenuto il riconoscimento di “Rifugiato”, siamo convinti che questo modello, magari con opportuni aggiustamenti, possa essere utilizzato in tutte le situazioni personali e famigliari che necessitano di una regolare sistemazione abitativa.
Questa iniziativa di Januaforum è stata alimentata finora solo attraverso l’autofinanziamento dei propri soci e l’aiuto di alcune realtà del terzo settore.
L’auspicio è che il progetto trovi realizzazione anche a Sarzana e nello Spezzino.
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