Presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi, Venerdì 22 novembre ore 17 al Palazzo Ducale di Massa
14 Novembre 2024 – 21:22

Presentazione di
“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi
Venerdì 22 novembre ore 17 al Palazzo Ducale di Massa
Massa, Palazzo Ducale – Sala della Resistenza
Il libro di Dino Grassi “Io …

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Ma servono trasporti alternativi per tutelare la nostra salute

a cura di in data 27 Novembre 2011 – 15:28

La  Nazione – 27 novembre 2011 – Con il parcheggio della Stazione si è sfatata la leggenda che il pubblico non ce l’avrebbe fatta a realizzare parcheggi interrati. Certo, l’iter è stato tortuoso. Cominciai ad occuparmene da assessore, alla metà degli anni ’90. Ricordo l’estenuante trattativa con le F.S.: il Comune ha realizzato una struttura che serve anche a loro, ma l’ha finanziata da solo e ha dovuto anche pagare per acquisire il sottosuolo… Cose che succedono solo in Italia!
In questi anni la città non è stata ferma: 800 posti in piazza d’Armi e al Palasport per lo scambio con le navette; i park Centroporto (190 posti) e Centrospedale (150); 360 posti al Mirabello. E i mille parcheggi pertinenziali costruiti dai privati, ultimi quelli in Via Costantini. Ora abbiamo una società specializzata, Atc Mobilità e Parcheggi, che può procedere ai passi successivi: i parcheggi lungo l’asse viale Italia-viale Amendola. Circa i quali occorre un supplemento di riflessione, alla luce del fatto che al previsto parcheggio sotto la Pinetina si sono aggiunti quello sotto piazza Europa, per iniziativa della Camera di Commercio, e i parcheggi del waterfront. La Camera, inoltre, vorrebbe realizzare un parcheggio nell’area delle Associazioni d’Arma, in viale Amendola: io mi sono sempre trovato davanti a un muro di gomma, ma forse ora lo Stato ha davvero interesse a vendere i suoi immobili.
Deve guidarci, però, una visione della città non fondata sul  “monopolio” dell’auto privata. Per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo dobbiamo agire sul traffico, da cui deriva il 50% delle polveri sottili. Quindi dobbiamo pensare anche a infrastrutture per forme alternative di spostamento. Penso alla realizzazione della linea “ecologica” ad alta frequenza nella tratta Stazione-Ospedale: una “circolare” con il ritorno in grande stile dei filobus, già finanziato con fondi europei. E ad altri due progetti decisivi: il trasporto marittimo e la Ferrovia Urbana Veloce. I drastici tagli al trasporto pubblico rendono tutto maledettamente più difficile: ma bisogna battersi perché il Governo riveda la manovra e far leva sui fondi europei.
Non andrebbe fatta cadere, infine, la proposta dell’ex assessore Forma sulle nuove modalità di accesso al centro: accessi controllati diretti a aree di sosta la cui disponibilità viene evidenziata mediante un sistema di informazione con pannelli luminosi. Si parcheggerà più facilmente, con meno traffico e meno inquinamento.

Giorgio Pagano
Presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo

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