“Una costituzione capace di…. futuro” Liceo Scientifico Pacinotti – 14 marzo, 3 aprile, 14 maggio 2025
7 Marzo 2025 – 13:58

“UNA COSTITUZIONE CAPACE DI… FUTURO”
LICEO SCIENTIFICO PACINOTTI
14 marzo, 3 aprile, 14 maggio 2025
L’Associazione Culturale Mediterraneo, l’associazione Sulle Regole, il Forum Disuguaglianze Diversità e il Liceo Scientifico Antonio Pacinotti della Spezia organizzano il ciclo di incontri …

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“Una costituzione capace di…. futuro” Liceo Scientifico Pacinotti – 14 marzo, 3 aprile, 14 maggio 2025

a cura di in data 7 Marzo 2025 – 13:58

Locandina

“UNA COSTITUZIONE CAPACE DI… FUTURO”
LICEO SCIENTIFICO PACINOTTI
14 marzo, 3 aprile, 14 maggio 2025

L’Associazione Culturale Mediterraneo, l’associazione Sulle Regole, il Forum Disuguaglianze Diversità e il Liceo Scientifico Antonio Pacinotti della Spezia organizzano il ciclo di incontri e dialogo con gli studenti sul tema “Una Costituzione capace di… futuro”.
Questo il programma:

* Venerdì 14 marzo ore 10 e ore 12
Dalla Resistenza alla Costituzione. Gli articoli 1 e 2: Lavoro, Diritti, Solidarietà
Giorgio Pagano (Associazione Culturale Mediterraneo) e Simone Galli (Sulle Regole)

* Giovedì 3 aprile ore 10 e ore 12
Art. 3: la libertà sostanziale di realizzare la propria diversità
Fabrizio Barca (Forum Disuguaglianze Diversità)

* Mercoledì 14 maggio ore 10 e ore 12
Democrazia, partecipazione e libertà
Gherardo Colombo e Federico Castelli (Sulle Regole)

Tutti gli incontri si terranno nell’Auditorium del Liceo Scientifico Pacinotti (via XV Giugno).

Ottant’anni fa la Resistenza conquistò la libertà. Il suo frutto fu la Costituzione. Il ciclo “Una Costituzione capace di… futuro” – affermano gli organizzatori – propone un dialogo con gli studenti sul testo che ha posto le basi della nostra repubblica: per conoscerne i principi, per comprenderne lo spirito, per riscoprire l’ideale di dignità e di uguaglianza che ne incarna il valore fondamentale.


Venerdì 14 marzo si è tenuto, nell’auditorium del Liceo Scientifico Pacinotti, il primo dei tre incontri del ciclo “Una Costituzione capace di… futuro”, organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo, dall’associazione Sulle Regole, dal Forum Disuguaglianze Diversità e dal Liceo Scientifico Pacinotti della Spezia. Tutti i ragazzi delle quinte classi, in due sedute, hanno dialogato con Giorgio Pagano, storico, presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo, e con Simone Galli, formatore, dell’associazione Sulle Regole.
Pagano si è soffermato sul tema “Dalla Resistenza alla Costituzione”, quindi sugli anni dal 1945 al 1948. Dopo il 25 aprile si realizzò l’unità al governo delle forze protagoniste della Resistenza, che però trovò – ha detto Pagano – “troppi ostacoli”. Da un lato “i dissidi sulla politica economica e sociale”, dall’altro lato “gli sviluppi della situazione internazionale, con la guerra fredda: il governo unitario poteva reggere solo con il proseguimento di una politica pacifica delle potenze vincitrici”. Da qui la rottura dell’unità nel 1947. E tuttavia, ha aggiunto, “i costituenti, donne e uomini espressione di culture politiche diverse e in grandissimo contrasto politico tra loro, seppero dialogare gettando così le basi comuni per la convivenza civile e democratica dell’Italia”. “La Costituzione – anche se di questi tempi ci sembra impossibile – non fu concepita come strumento di affermazione di qualche partito a danno di qualche altro”, ha concluso Pagano. “Ciò fu dovuto alla forza degli ideali e dei valori della Resistenza che, nonostante tutto, univano ancora i costituenti e furono alla base di un confronto ricco, paziente e approfondito e della graduale confluenza: i costituenti sentivano di avere una missione comune”.
Simone Galli si è soffermato sulla Costituzione, in particolare sugli articoli 1 e 2. “Come siamo messi con le regole?”: a partire da questo interrogativo gli studenti hanno dialogato con Galli sui principi fondamentali insiti nella Costituzione. Un testo rivoluzionario, capace di riconoscere ogni persona degna tanto quanto le altre per il solo fatto di essere persona. “Un modello di società – ha detto Galli – orizzontale, inclusivo e solidale, volenteroso di superare un passato fondato sulla selezione, la competizione e la discriminazione”. Molti i temi affrontati dagli studenti, per soffermarsi sugli articoli 1 e 2 della Carta. Diritti e doveri, solidarietà e lavoro le parole chiave per richiamare l’importanza dell’impegno e della partecipazione di ciascun cittadino affinché l’Italia sia veramente una repubblica e quindi una democrazia.

Questi i due prossimi incontri del ciclo:
Giovedì 3 aprile ore 10 e ore 12
Art. 3: la libertà sostanziale di realizzare la propria diversità
Fabrizio Barca (Forum Disuguaglianze Diversità)
Mercoledì 14 maggio ore 10 e ore 12
Democrazia, partecipazione e libertà
Gherardo Colombo e Federico Castelli (Sulle Regole)


Giovedì 3 aprile alle ore 10 e alle ore 12 si terrà il secondo incontro del ciclo sul tema “Una Costituzione capace di… futuro”, organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo, dall’associazione Sulle Regole, dal Forum Disuguaglianze e Diversità e dal Liceo Scientifico Antonio Pacinotti della Spezia.
Fabrizio Barca, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, dialogherà con gli studenti sul tema “Art. 3: la libertà sostanziale di realizzare la propria diversità”.
L’incontro si terrà nell’Auditorium del Liceo Scientifico Pacinotti (via XV Giugno).
In questa fase di disordine e disorientamento tutte e tutti avvertiamo il bisogno di aiutarci con punti di riferimento, anche con miti identitari. Se non abbiamo miti collettivi che ci diano la forza di una speranza di emancipazione di tutte e tutti noi assieme, regrediamo a miti nativisti e individuali, al luogo di nascita, al colore della pelle, al genere. Siamo al “si salvi chi può”. E’ quello che sta accedendo e che concorre alla regressione delle nostre società. Eppure noi abbiamo un mito fondativo che ci può aiutare. E’ dentro la Costituzione, frutto dell’incontro di culture diverse. E’ lì che sta scritto che “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli al pieno sviluppo della persona umana e alla partecipazione”. Un diritto e un dovere. Affermano Giorgio Pagano, dell’Associazione Culturale Mediterraneo, e Simone Galli, dell’associazione Sulle regole:
“E’ una missione collettiva. Che definisce l’uguaglianza come libertà sostanziale di realizzare la propria diversità. Di questo parleremo. Anche attraverso un set di domande rivolte a chi partecipa, verificheremo il grado di consapevolezza di bisogni e aspirazioni collettive. Verificheremo se e in che modo c’è interesse e disponibilità a darsi carico di rimuovere gli ostacoli. E poi faremo emergere che il grave peggioramento delle disuguaglianze non è frutto del destino, ma di una torsione culturale e di politiche sbagliate. E che dunque il nostro collettivo impegno potrebbe concorrere a cambiare di nuovo le cose”.


Giovedì 3 aprile si è tenuto il secondo incontro del ciclo sul tema “Una Costituzione capace di… futuro”, organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo, dall’associazione Sulle Regole, dal Forum Disuguaglianze e Diversità e dal Liceo Scientifico Antonio Pacinotti della Spezia.
Fabrizio Barca, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, ha dialogato con gli studenti sul tema “Art. 3: la libertà sostanziale di realizzare la propria diversità”. Attraverso un set di domande rivolte ai ragazzi delle quinte classi sono emerse le loro preoccupazioni primarie: la guerra, il lavoro, il cambiamento climatico, lo scarso peso dato alla voce dei giovani. Circa le fonti delle disuguaglianze, gli studenti hanno messo al primo posto il colore della pelle, poi il reddito e la classe sociale di appartenenza e il genere. Sul come reagire ai problemi e ridurre le disuguaglianze, sono emerse risposte individuali, con scarsa considerazione dell’impegno collettivo, dell’organizzarsi inseme ad altri in movimenti, associazioni, partiti.
Barca ha espresso il suo punto di vista: le disuguaglianze non sono un destino ineluttabile, bisogna – come prescrive, unica al mondo, la Costituzione italiana – rimuovere gli ostacoli, e la partecipazione è lo strumento per farlo. Negli anni Sessanta e Settanta le disuguaglianze diminuirono perché si era cominciato ad attuare la Costituzione: se il lavoro si organizza, se la democrazia si organizza, si possono limitare i poteri del capitalismo. Furono gli anni dello Statuto dei lavoratori, della riforma sanitaria, del divorzio e del riconoscimento dei diritti delle donne. Poi sono prevalse altre spinte: venticinque anni fa i 50 mila italiani più ricchi detenevano il 2,2% della ricchezza, oggi il 5,5%; i 25 milioni meno ricchi avevano l’11,2 %, oggi il 2%. La responsabilità è, ha sostenuto Barca, delle classi dirigenti. “Bisogna battersi – ha aggiunto – perché non ci siano ostacoli ad esprimere a vivere la propria vita, ad esprimere la propria personalità. Essere uguali vuol dire liberare la propria diversità”. Sul come farlo Barca e i ragazzi hanno discusso a lungo. Certo è che – è stata la conclusione condivisa – bisogna cambiare in primo luogo la cultura, il senso comune delle persone. Per fare tutto ciò abbiamo un mito fondativo che ci può aiutare: è dentro la Costituzione.
Il terzo e ultimo incontro del ciclo si terrà mercoledì 14 maggio ore 10 e ore 12 sul tema
“Democrazia, partecipazione e libertà”, che sarà affrontato da Gherardo Colombo e Federico Castelli, dell’associazione Sulle Regole.

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