Vannino Chiti alla presentazione di “Tra il dire e il fare” di Renzo Berti
COMUNICATO STAMPA
VANNINO CHITI ALLA PRESENTAZIONE DI “TRA IL DIRE E IL FARE” DI RENZO BERTI
Venerdì 11 ottobre ore 17 Centro Allende
Primo appuntamento del ciclo “ECONOMIA, SOCIETA’, POLITICA: ANTICORPI ALLA CRISI” della stagione autunnale dell’Associazione Culturale Mediterraneo: venerdì 11 ottobre alle ore 17 al Centro Allende RENZO BERTI, già sindaco di Pistoia, presenterà il suo libro “TRA IL DIRE E IL FARE”. Interverrà il sen. VANNINO CHITI, già sindaco di Pistoia, Presidente della Regione Toscana e Vicepresidente del Senato. Berti è spezzino, della Foce. Il libro parte dai ricordi familiari e politici alla Foce, delle feste “con la falce e il martello, la stella e la bandiera tricolore incollate nelle bottiglie di spumante nelle immancabili cene postelettorali che scandivano l’avanzata del Pci” e della “militanza giovanile alla Spezia”, e si dipana come un racconto non convenzionale sul decennio da sindaco (2002-2012), che è nel contempo una riflessione sulla politica di oggi. La conclusione è amara: “Si è creato un circolo vizioso tra la degenerazione dell’esperienza politica, troppo spesso finalizzata al tornaconto personale, e la riduzione della partecipazione alla vita comunitaria”. Ma quella di Berti non è una resa: il suo libro vuole essere una testimonianza, anche critica e autocritica, che una “buona politica” è ancora possibile.
La presentazione, a cura dell’Associazione Culturale Mediterraneo, del libro “Tra il dire e il fare” di Renzo Berti, spezzino della Foce, Sindaco di Pistoia dal 2002 al 2012, è stata l’occasione per una discussione sui problemi della politica -in primo luogo la politica locale- in questa fase. Giorgio Pagano, Presidente dell’Associazione e Sindaco della nostra città tra il 1997 e il 2007, ha sottolineato i punti comuni della riflessione sua e di quella di Berti. Innanzitutto la critica della spinta centralista sopravvenuta in questi anni. Scrive Berti: “Mi ero illuso: al federalismo declamato si associava il centralismo praticato”. Pagano ha rimarcato che, proprio per questo, “a vent’anni dall’elezione diretta dei Sindaci e di un’esperienza che aveva fatto dei Sindaci i protagonisti del rinnovamento politico e istituzionale si deve parlare di una sconfitta”. Un’altra questione di fondo affrontata è quella del rapporto tra il sindaco e la sua maggioranza. Berti scrive: “Capii subito che i principali siluri non sarebbero provenuti dall’opposizione ma dalla mia alleanza”. Per Pagano il nesso tra Sindaco e partiti di maggioranza “dovrebbero essere i programmi”: ma il problema, ha aggiunto, è che “per come sono ridotti oggi i partiti, questa cosa è molto difficile, perché i programmi non interessano quasi più nessuno, e la classe dirigente si è disabituata a ragionare in termini di prospettiva, è schiacciata nel presente e nel pragmatismo senza meta”. “A me è servita -ha proseguito- la pianificazione strategica partecipata, che in qualche modo ha obbligato i partiti a ragionare sui programmi”. L’ex Sindaco della Spezia ha concluso auspicando, per superare la “solitudine” dei Sindaci, “la messa in discussione del centralismo statalista”, “l’attivazione di nuove forme di democrazia partecipata” e la “ricostruzione di partiti veri, che non siano postifici ma luoghi di elaborazione delle idee, radicati nella società e in contatto con la vita reale delle persone”.
Temi ripresi da Vannino Chiti, già Sindaco di Pistoia, Presidente della Regione Toscana e Vicepresidente del Senato. Chiti ha lamentato che “il federalismo è bloccato”, ma ha aggiunto che anche a livello locale le cose devono cambiare: “i Comuni devono accorparsi tra loro, anche se purtroppo i referendum a tal fine in gran parte falliscono”, e le Regioni “non possono rimanere quelle attuali”, altrimenti “il prossimo colpo, dopo le Province, lo avranno le Regioni”. Sui partiti, Chiti ha affermato: “Senza i partiti la democrazia non funziona, ma i partiti della Prima Repubblica non hanno saputo costruire la democrazia dell’alternanza, e sono quasi tutti partiti personali, senza democrazia interna”. Il Pd, ha proseguito, “non è un partito personale ma può diventarlo”. Al Pd “servirebbe una discussione vera, che non si è mai fatta, sulla sua identità”: il rischio, ha concluso, “è che non si faccia nemmeno nell’imminente congresso”.
Berti ha condiviso le riflessioni di Pagano e Chiti: “Si è creato un circolo vizioso tra la degenerazione dell’esperienza politica, troppo spesso finalizzata al tornaconto personale, e la riduzione della partecipazione alla vita comunitaria”. Bisogna tornare alla partecipazione, e a partiti veri: “nel Pd c’è la corsa ai posti, senza contenuti”, e “non bastano le primarie a risolvere i problemi del partito”.
La prossima iniziativa dell’Associazione Culturale Mediterraneo si terrà martedì 5 novembre, in occasione del quinto compleanno dell’Associazione: alle ore 17, al Centro Allende, verrà ricordato don Andrea Gallo e verranno raccolti fondi per la Comunità di San Benedetto al Porto di Genova. L’incontro con il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza, previsto per lunedì 28 ottobre alle ore 17 al Centro Allende, è stato rinviato a venerdì 29 novembre nello stesso luogo e nella stessa ora, per sopraggiunti impegni del Ministro.
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Vannino Chiti alla presentazione di “Tra il dire e il fare” di Renzo Berti.
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