Pierfranco Pellizzetti presenta “Italia Invertebrata” – Mercoledì 2 agosto ore 21 Castello San Giorgio
Pierfranco Pellizzetti presenta “Italia Invertebrata“
Mercoledì 2 agosto ore 21 Castello San Giorgio
Mercoledì 2 agosto alle ore 21 nella Terrazza del Castello San Giorgio si terrà la presentazione del libro di Pierfranco Pellizzetti, docente di Politiche di territorio e Politiche globali e opinionista di Micromega e Repubblica Liguria, “Italia invertebrata. Personaggi e argomenti nella decadenza del dibattito pubblico. Interverrà Renato Tortarolo, giornalista del Secolo XIX. Sarà presente l’autore
Ispirata al classico saggio España invertebrata di José Ortega y Gasset, “Italia invertebrata” è una carrellata sulle famiglie/cordate intellettuali italiane, riprova di una involuzione qualitativa, e sui temi prevalenti nel dibattito odierno, conferma di un’eclisse della sfera pubblica, alla ricerca delle origini intellettuali del declino nazionale.Partendo da un assunto: troppo spesso ci imbattiamo in presunti “maestri di pensiero” che di tale pensiero se ne rivelano i veri inquinatori. Personaggi che pure occupano con la loro imbarazzante presenza il dibattito nazionale quasi per intero. Favoriti dall’involuzione della discussione in un ininterrotto talk-show, dove canaglieria e pressappochismo sono stati sdoganati alla grande e ormai la fanno da padroni.
L’iniziativa, organizzata dal Comune della Spezia in collaborazione con l’Associazione Culturale Mediterraneo, è inserita nella rassegna “Notti al Castello 2017”.
Pierfranco Pellizzetti, docente di Politiche di territorio e Politiche globali e opinionista di Micromega e Repubblica Liguria, ha presentato al Castello San Giorgio “Italia invertebrata. Personaggi e argomenti nella decadenza del dibattito pubblico”. Pellizzetti, introdotto dal Presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo Giorgio Pagano e intervistato dal giornalista del Secolo XIX Renato Tortarolo, ha criticato le élites intellettuali e politiche: “il loro è il regno del falso, bisogna tornare ad analizzare e a rappresentare la realtà”, altrimenti “non c’è più la politica, ma solo la cinica tecnologia del potere”. Gli intellettuali “sono diventati dei comunicatori, dei semplificatori”, “in gran parte accodati al pensiero neoliberista dominante”: sono “i garanti dell’ordine vigente”. Il problema principale alla radice del declino dell’Italia è “la mancanza della discussione pubblica”, “l’eclisse della sfera pubblica”, causate anche dalla televisione berlusconiana e da internet. Secondo Pellizzetti la speranza viene da “una ripresa del protagonismo delle città, come sta avvenendo in Spagna ma non ancora in Italia”. Le città e i territori, la dimensione civica -ha concluso- “sono il punto di rifondazione della politica democratica italiana”.
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