“Per la libertà e la dignità del lavoro”: Sergio Cofferati e Maurizio Landini giovedì 13 dicembre alle ore 21 al Centro Allende
“PER LA LIBERTA’ E LA DIGNITA’ DEL LAVORO”: SERGIO COFFERATI E MAURIZIO LANDINI GIOVEDI’ 13 DICEMBRE ALLE ORE 21 AL CENTRO ALLENDE
Giovedì 13 dicembre alle ore 21 al Centro Allende Sergio Cofferati, parlamentare europeo, e Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom Cgil, saranno i protagonisti di un incontro dal titolo “Per la libertà e la dignità del lavoro”, organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo nell’ambito del ciclo “Economia, società, politica: anticorpi alla crisi”. Il tema dell’incontro è quello di come ridare centralità politica al lavoro e di come riportare il lavoro e il mondo del lavoro al centro dell’agenda politica e culturale: nell’azione di governo, nei programmi dei partiti, nella battaglia delle idee. “E’ questa oggi -afferma Giorgio Pagano, presidente di Mediterraneo- la via maestra per la rigenerazione della politica e per un progetto di liberazione della vita pubblica dalle derive e dalla decadenza che oggi gravemente la segnano”. “La libertà e la dignità della persona che lavora -continua Pagano- deve diventare la stella polare di orientamento per ogni decisione individuale e collettiva”. Molti, e di grande attualità, i temi che saranno affrontati: la fuoriuscita dalla crisi economica e occupazionale, i diritti democratici dei lavoratori di decidere con il proprio voto gli accordi sindacali, la piena libertà di esercizio del conflitto sociale, la continua riduzione del lavoro a una condizione che ne nega la possibilità di espressione e di realizzazione di sé, la precarizzazione, lo smantellamento della legislazione di tutela del lavoro (al centro della campagna referendaria in corso), la rappresentanza politica del lavoro, la difficile coniugazione tra lavoro e ambiente e la conversione ecologica dell’economia.
E’ stato Sergio Cofferati, parlamentare europeo, già segretario generale della Cgil, il protagonista dell’incontro sul tema “Per la liberà e la dignità del lavoro”, organizzato al Centro Allende dall’Associazione Culturale Mediterraneo. Assente giustificato, per un lutto familiare, il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini, che ha assicurato che verrà alla Spezia, sempre con Mediterraneo, a inizio 2013.
L’incontro è stato introdotto dal Presidente di Mediterraneo Giorgio Pagano, che ha innanzitutto ricordato Bruno Raddi, operaio, l’ultima delle tante vittime del lavoro nella nostra città. Pagano ha spiegato la centralità delle parole “libertà” e “dignità”: la perdita del lavoro, il lavoro che non c’è, la riduzione dei diritti di chi lavora “limitano la dignità, spezzano l’identità della persona” e “limitano la libertà, la partecipazione, la democrazia”. Si rompe così “il nucleo di valori della nostra bellissima Costituzione”. Pagano ha enucleato quatto questioni su cui riflettere: i diritti democratici dei lavoratori: “dal 2009 ad oggi non è mai più votato su un accordo sindacale”; la piena libertà di esercizio del conflitto sociale: “non c’è, in una società democratica, un interesse di parte, quello delle imprese, superiore ad ogni altro interesse”; la continua riduzione del lavoro a “una condizione che ne nega la possibilità di espressione e di realizzazione di sé”, come dimostra “l’impudente visibilità e durezza del ricatto sul lavoro, da Pomigliano in poi”; infine il tema della politica: “se si accetta come normale lo scambio diritti contro lavoro, alla fine viene meno la distinzione stessa tra politica ed economia, viene meno la sovranità della politica”.
Cofferati ha insistito sul fatto che “la democrazia si ferma ai cancelli della fabbrica”. Al porcellum “si reagisce giustamente con le primarie, ma nei luoghi di lavoro?”. Serve, ha spiegato Cofferati, “una legge sulla rappresentanza sindacale”, perché non “è possibile l’emarginazione del maggior sindacato”. L’ex segretario della Cgil ha criticato la riforma dell’articolo 18: “il reintegro non c’è”, “il danno non è soltanto simbolico, ma materiale”, mentre “i vantaggi di cui parla la Fornero per l’occupazione e i giovani non si sono certo visti”; e l’articolo 8 del decreto Berlusconi, “ancora più grave perché prevede che la contrattazione aziendale può derogare non solo ai contratti nazionali, ma anche a gran parte della legislazione applicabile al rapporto di lavoro”. Cofferati ha così concluso: “il lavoro è identitario di una cultura di sinistra”, e la sinistra “deve ricollegarsi alle sue radici sociali”. “E’ vero, la sinistra ha molti problemi, ma la cultura neoliberista sta arretrando”. Ora, dopo la Francia, “sono decisive le elezioni tedesche”, e anche l’Italia potrà “superare il rigorismo monetario di Monti”, se la sinistra saprà “far tesoro degli errori del passato”.
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Incontro con Sergio Cofferati e Maurizio Landini del 13/12/2012
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