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“La sfida dei diritti civili: dallo Ius Soli al testamento biologico”. Incontro con Luigi Manconi, Venerdì 1° Dicembre ore 17 al Centro Allende

a cura di in data 25 Novembre 2017 – 10:22
Invito 1° dicembre

Invito 1° dicembre

“La sfida dei diritti civili: dallo Ius Soli al testamento biologico”
Incontro con LUIGI MANCONI
Venerdì 1° dicembre ore 17 Centro Allende

L’Associazione Culturale Mediterraneo ha organizzato un incontro sul tema “La sfida dei diritti civili: dallo ius soli al testamento biologico”, che si terrà venerdì 1° dicembre alle ore 17 al Centro Allende. Introdurranno Rosaria Lombardi e Chiara Guastalli, interverrà l’on. Luigi Manconi, sociologo, direttore dei siti abuondiritto.it e italiarazzismo.it.

Giorgio Pagano, presidente dell’Associazione, spiega così il significato dell’iniziativa: “In Italia c’è un grave arretramento dei diritti sociali, un tema che la nostra Associazione ha più volte affrontato. Ma c’è anche un grave ritardo nel campo dei diritti civili: lo dimostra il fatto che le leggi sullo ius soli e sul testamento biologico siano impantanate in Parlamento”. A 800.000 bambini e ragazzi figli di stranieri, nati e cresciuti nel nostro Paese, non viene riconosciuto il diritto a una cittadinanza piena.
Anche il tema del fine vita è una questione di libertà e di dignità: oggi i cittadini italiani non possono scegliere, facendo affidamento sulla chiarezza di una legge, come autodeterminarsi in una questione fondamentale, letteralmente di vita e di morte, che riguarda ciascuno di noi. Sarebbe saggio, sostiene Pagano, “approfittare dell’ultima parte della legislatura per approvare questi provvedimenti normativi, anche perché lo scioglimento delle Camere riporterebbe tutto al punto di partenza”. Fondamentale è la mobilitazione della società civile, e più in generale l’azione tesa a incidere sulla politica: “lo sciopero della fame per lo ius soli, l’appello dei senatori a vita per la legge sul fine vita, l’esplicita posizione del Papa a favore dello ius soli e la sua sollecitazione per ‘un supplemento di saggezza’ sul fine vita e sulla ‘rinuncia all’accanimento terapeutico’ ci danno qualche speranza: forse qualche spiraglio si è aperto”.


 

L’incontro organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo sul tema “La sfida dei diritti civili. Dallo ius soli al testamento biologico” è stato molto vivace, ricco di approfondimenti culturali e di appassionate riflessioni politiche. Rosaria Lombardi e Chiara Guastalli hanno introdotto sulle due leggi in materia -già approvate alla Camera e da lungo tempo ferme al Senato-, poi è toccato a Luigi Manconi, senatore e sociologo, personalità da molto tempo impegnata nel campo dei diritti civili.
Nei prossimi giorni il Senato affronterà il disegno di legge sul testamento biologico, poi toccherà a quello sullo ius soli: “ma le due leggi sono a rischio -ha detto Manconi-, e la responsabilità sta nella codardia e nella viltà politica di quella parte del Parlamento che pur dichiarandosi a parole a favore ora ha paura di perdere qualche voto”. Il centrosinistra, ha continuato Manconi, “non ha avuto la necessaria determinazione e intelligenza perché domina ancora la vecchia idea secondo cui i diritti sociali sono gli unici per cui vale la pena di mobilitarsi, mentre i diritti civili sono considerati ‘borghesi’”. In realtà le due tipologie di diritti sono indistinguibili, “perché la persona ha un’identità intera”: la questione del sollievo ai malati terminali e quella della cittadinanza ai ragazzi nati e cresciuti nel nostro Paese sono “due grandi questioni sociali”. Sulla cittadinanza ai figli degli stranieri Manconi ha detto: “Lo ius soli corrisponde alla nostra idea di civiltà giuridica, la società greco-romana è stata fondata sullo ius soli, perché la cittadinanza è sempre stata un atto di libertà, l’esito di un incontro, di uno scambio, di una comunanza… lo ius sanguinis è invece un principio barbaro, tipico dei regimi autoritari e fascisti, fondato sulla continuità biologica che nega la libera scelta”. Il punto di connessione tra lo ius soli e il testamento biologico è quello della “libertà” e della “dignità”: nel caso del testamento biologico “la libertà e la dignità di autodeterminarsi nel proprio fine vita, questione che nulla ha a che fare con l’eutanasia”.
“Questi valori contano più di un risultato elettorale”, ha detto Manconi tra gli applausi. Questa la conclusione: “Non sono ottimista sull’esito parlamentare, ma molto dipende da voi. Non è vero che non c’è nulla da fare, la mobilitazione della società civile sarà fondamentale”.
Molti gli intervenuti nel dibattito, tra i quali Marco Cattaruzza, Marco Nacher, Pino Lena e Anna Maria Vassale. Ha concluso Giorgio Pagano, Presidente di Mediterraneo, che ha preso impegno, a nome di tutti i presenti, perché la mobilitazione per l’approvazione delle due leggi sia forte anche nella nostra città.

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