Presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi, Venerdì 22 novembre ore 17 al Palazzo Ducale di Massa
14 Novembre 2024 – 21:22

Presentazione di
“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi
Venerdì 22 novembre ore 17 al Palazzo Ducale di Massa
Massa, Palazzo Ducale – Sala della Resistenza
Il libro di Dino Grassi “Io …

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La scomparsa di Dino Grassi, “capo” storico della classe operaia del Cantiere Muggiano

a cura di in data 18 Giugno 2023 – 15:59

Dino Grassi (2015)
(archivio CGIL La Spezia)

Città della Spezia – La Gazzetta della Spezia 16 giugno 2023
Il Secolo XIX – La Nazione 17 giugno 2023

Nei giorni scorsi è morto Dino Grassi, classe 1926, “capo” storico della classe operaia del Cantiere Muggiano. Aveva passato l’infanzia e la gioventù a San Terenzo, per poi trasferirsi a Sarzana. Entrato in Cantiere nel 1940, partecipò agli scioperi antifascisti del 1944. Maestro d’ascia, dirigente della FIOM CGIL, fu eletto segretario della Commissione Interna, l’organo di rappresentanza dei lavoratori, dal 1953 al 1958 e dal 1964 al 1970. Fu un protagonista delle lotte operaie degli anni Cinquanta e Sessanta, fino all’Autunno caldo e alla battaglia per la salvezza del Muggiano. Fu lui a parlare in piazza, l’11 marzo 1969, nella manifestazione del grande sciopero generale provinciale per la difesa del Cantiere.
Consigliere regionale del PCI dal 1970 al 1980, continuò a lavorare in fabbrica per tutto il decennio, fino alla pensione. Fu assessore del Comune di Sarzana dal 1980 al 1985 e assessore provinciale dal 1985 al 1990. Dirigente del PCI, dopo il suo scioglimento aderì a Rifondazione Comunista, da cui si staccò dopo pochi anni. Da allora fu sempre un militante della sinistra “senza partito”.
I funerali si sono tenuti, per sua volontà, in forma privata. Nel suo testamento ha scritto: “assicuro che con ciò non ho inteso modificare assolutamente i sentimenti di solidarietà e di amicizia nei confronti delle tante persone -compagni, amici, conoscenti – che le mie scelte di vita mi hanno fatto incontrare e conoscere”.
Uomo di grande umanità e di intransigente moralità, dotato di equilibrio e misura, godeva della stima di compagni e avversari.
Ha scritto la memoria “Io sono un operaio”, che sarà pubblicata nei prossimi mesi. È una storia molto bella, a cui va data la dignità storica, politica e umana che merita, perché è la memoria di chi ha creduto in un ideale.
Un abbraccio ai figli Alessandro e Andrea e alla moglie Vezia, a nome di tutti gli antifascisti spezzini.

Giorgio Pagano
Co presidente del Comitato unitario della Resistenza

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