“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi presentazioni a Sarzana, Lerici e La Spezia il 31 luglio, 2 e 3 agosto
“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”
di Dino Grassi
presentazioni a Sarzana, Lerici e La Spezia
il 31 luglio, 2 e 3 agosto
Il libro “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” verrà presentato nei prossimi giorni nei tre luoghi centrali della vita dell’autore, l’operaio del Cantiere Muggiano della Spezia Dino Grassi (1926-2023): Sarzana, dove visse per molti anni fino alla scomparsa avvenuta poche settimane fa e fu amministratore pubblico, Lerici, dove trascorse l’infanzia e la gioventù, e La Spezia, sede principale del suo impegno sindacale e politico.
«Sono tempi molto duri con la guerra, i generi alimentari che scarseggiano, anzi con l’introduzione della tessera annonaria siamo al razionamento dei viveri. Volti paurosi, membra che non sono più alimentate, si va incontro ad un futuro gravido di incognite, di pericoli e di sofferenze; gli operai sembrano saperlo e si preparano come possono a farvi fronte». Con questa narrazione vivida e pregnante, l’operaio Dino Grassi inizia ad annotare meticolosamente, nella “memoria” che è al centro del libro, la sua vita lavorativa al Cantiere del Muggiano tra gli anni Quaranta e Ottanta del secolo scorso.
Dai ricordi che mette su carta emerge l’esperienza di una persona, ma anche della comunità che lo accoglie, investita dai grandi eventi storici: gli scioperi del 1944 e la Resistenza; la ricostruzione del paese e la rottura dell’unità sindacale; la restaurazione degli anni Cinquanta, la caduta del mito di Stalin, la progressiva riscossa operaia dai primi anni Sessanta, l’Autunno caldo e la successiva sconfitta. Alla Spezia, lungo il decennio che va dai primi anni Sessanta ai primi anni Settanta, fu epica la lotta per la salvezza del Cantiere Muggiano.
La pubblicazione della “memoria” è stata curata da Giorgio Pagano, autore di un’intervista a Grassi e di una Postfazione che completano il libro.
In una fase di rimozione delle vicende del proletariato industriale, la “memoria” di Grassi, insieme all’intervista, ci invitano a indagare le storie di fabbrica e a recuperare la ricchezza politica e culturale allora
prodotta, affinché non vada perduto un patrimonio che ancora ci può essere utile.
Il libro è edito da ETS, nell’ambito della collana “Verba manent”, dedicata alle storie di donne e uomini testimoni del loro tempo, spesso impegnati a costruire un mondo più giusto e solidale.
La presentazione a Sarzana si terrà lunedì 31 luglio alle ore 21 nell’area verde del Circolo ARCI Nave, via Nave 12. All’iniziativa, organizzata da Circolo Pertini, Circolo ARCI Nave, sezione ANPI Sarzana, Archivi della Resistenza e Associazione Culturale Mediterraneo, interverranno Giuliana Burzi, del Circolo Pertini, Luca Comiti, segretario generale CGIL La Spezia, Alessio Giannanti, di Archivi della Resistenza, e Giorgio Pagano.
A Lerici il libro sarà presentato mercoledì 2 agosto alle ore 19 a Solaro, al Circolo ARCI, nell’ambito della rassegna “Un mercoledì da piccioni”, organizzata dal Circolo ARCI Solaro, via Vassale. Interverranno Giorgio Pagano ed Enrico Faggioni, con le fotografie del suo archivio personale. Al termine sarà possibile cenare (prenotazioni al 347 6422283).
La presentazione alla Spezia, organizzata da Circolo ARCI Canaletto, sezione ANPI Muggiano, Archivi della Resistenza, Associazione Culturale Mediterraneo e Circolo Pertini, si terrà giovedì 3 agosto alle ore 21 al Circolo ARCI Canaletto, via Bosco 2, e vedrà la presenza di Nicola Pedretti, del Circolo ARCI Canaletto, di Marzio Artiaco, della sezione ANPI Muggiano e della segreteria FIOM CGIL La Spezia, e di Giorgio Pagano.
Area verde del Circolo ARCI Nave gremita per la presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi, operaio del Cantiere Muggiano della Spezia, persona amata e stimata nella sua Sarzana, dove fu anche consigliere comunale e assessore.
All’iniziativa, organizzata da Circolo Pertini, Circolo ARCI Nave, sezione ANPI Sarzana, Archivi della Resistenza e Associazione Culturale Mediterraneo, sono intervenuti Giuliana Burzi, del Circolo Pertini, Luca Comiti, segretario generale CGIL La Spezia, Alessio Giannanti, di Archivi della Resistenza, e Giorgio Pagano, curatore del libro.
Giuliana Burzi ha letto alcuni brani del libro, da cui emerge “lo stile di vita operaio tipico del Muggiano, con una forte connotazione morale: correttezza, lealtà, equilibrio, maturità, capacità di autoeducazione civile”. “Gli operai mi hanno insegnato a come vivere” scrive Grassi riferendosi alla pulizia morale, al disinteresse personale, alla lotta alle ingiustizie.
Luca Comiti ha sottolineato come siano ancora gravi i problemi della condizione operaia: lo dimostrano i lavoratori dell’indotto di Fincantieri “che dopo il lavoro non possono nemmeno cambiarsi, e vestiti da lavoro prendono autobus stipati per recarsi nelle loro povere case”. Il libro di Grassi “ci indica la strada per riconquistare il terreno perduto, quella dell’impegno sindacale ‘uomo a uomo’ per vincere la rassegnazione e la solitudine”.
Per Alessio Giannanti il libro è “estremamente interessante per i documenti che contiene e per gli insegnamenti che propone” ed esprime “un senso di sfida, perché oggi il lavoro è negletto”. Grassi, “con la sua signorilità, la sua consapevolezza politica, il suo rigore morale ci interroga ancora sul presente” e “la sua storia, di fronte alla sconfitta del mondo del lavoro, è un faro nella notte”.
Infine Giorgio Pagano, che ha rivelato:
“Con insistenza, Dino mi ha sempre chiesto di pubblicare la sua ‘Memoria’ in forma anonima. Gli ho sempre risposto che bisogna omaggiare i maestri e che le nuove generazioni devono conoscere le storie delle persone che hanno provato a cambiare il mondo. E che il libro sarebbe stato, come lui voleva, non solo la storia di una persona, di una soggettività, ma anche la storia della comunità operaia del Muggiano. Un’epopea corale, nel tempo in cui la classe operaia aveva un’identità collettiva”.
Questa la conclusione:
“Oggi possiamo dire che rimane, di questa bellissima storia, innanzitutto un modo di vivere: modesto e probo. Un modo di concepire la vita: come cammino non solo individuale ma collettivo, con gli altri e per gli altri. Un’idea compiuta di moralità”.
“Io sono un operaio” verrà presentato mercoledì 2 agosto alle ore 19 a Solaro di Lerici, al Circolo ARCI, via Vassale, nell’ambito della rassegna “Un mercoledì da piccioni”, per iniziativa del Circolo ARCI Solaro (prenotazioni al 347 6422283), e giovedì 3 agosto alle ore 21 al Circolo ARCI Canaletto, via Bosco 2, per iniziativa del Circolo ARCI Canaletto, della sezione ANPI Muggiano, di Archivi della Resistenza, dell’Associazione Culturale Mediterraneo e del Circolo Pertini.
Il libro di Dino Grassi “Io sono un operaio. Storia di un maestro d’ascia diventato sindacalista” ha suscitato grande interesse anche a Solaro e al Canaletto. A Solaro il libro è stato presentato nell’ambito della rassegna “Un mercoledì da piccioni”, organizzata dal Circolo ARCI Solaro. Sono intervenuti Giorgio Pagano, curatore del libro, ed Enrico Faggioni, con le fotografie del suo archivio personale, che hanno dialogato con Alessandro Brizzi e Paolo Zavanella. La presentazione alla Spezia, organizzata da Circolo ARCI Canaletto, sezione ANPI Muggiano, Archivi della Resistenza, Associazione Culturale Mediterraneo e Circolo Pertini, ha visto dialogare Giorgio Pagano con Nicola Pedretti, del Circolo ARCI Canaletto, e Marzio Artiaco, della sezione ANPI Muggiano e della segreteria FIOM CGIL La Spezia.
Tantissimi gli argomenti trattati, suggeriti da un libro, ha detto Artiaco, che “attraverso la storia di una persona e di una fabbrica racconta la storia di Spezia dal 1940 ad oggi”.
Pagano ha insistito sulla moralità di Dino Grassi. “Quando nell’intervista finale ho chiesto a Dino ‘che cosa lascia la tua esperienza ai giovani’ lui ha risposto ‘battersi contro le ingiustizie, senza arrendersi mai, e onestà, disinteresse, sincerità, camminare per la strada a testa alta sul piano morale, di fronte a chiunque’”. C’è un legame indissolubile tra lotta alle ingiustizie e moralità, ha detto Pagano, che ha citato lo storico inglese Edward P. Thompson: “La storia della lotta di classe è al tempo stesso la storia della morale umana” e ha aggiunto:
“I comunisti, i socialisti, i marxisti che avevano una concezione economicistica e politicistica della lotta, priva di una visione morale, sono diventati tutti liberisti e hanno pensato che la storia fosse finita. Invece la storia può ricominciare: ma a patto che nei lavoratori e nei partiti e sindacati che dovrebbero rappresentarli ritornino il disinteresse personale, un modo di concepire la vita come cammino non solo individuale ma collettivo, con gli altri e per gli altri, e la volontà di battersi per contrastare il distacco sempre più crescente tra chi sta in basso e chi sta in alto e tra governanti e governati”.
La prossima presentazione di “Io sono un operaio” si terrà venerdì 11 agosto alle ore 18,30 al Festival della Resistenza a Fosdinovo. Giorgio Pagano dialogherà con Andrea Ranieri, Stefano Gallo e Sergio Olivieri.
Cliccando qui trovate l’anteprima pubblicata sul Secolo XIX nazionale – 31 luglio
Di seguito (o al seguente url: https://www.youtube.com/watch?v=12msxqVTrZ4) l’intervista di Giorgio Pagano a Tele Liguria Sud – 31 luglio
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