Presentazione di “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia” di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello – Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17 a Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
15 Dicembre 2024 – 19:29

Presentazione di
“Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”
di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello
Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17
Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
I due …

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“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi – Presentazione a Genova, Martedì 5 dicembre ore 17.30

a cura di in data 3 Dicembre 2023 – 12:34

Invito

“Io sono un operaio.
Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”

di Dino Grassi
Presentazione Martedì 5 dicembre ore 17,30, Circolo ARCI Zenzero, via Torti 35 a Genova

Il libro di Dino Grassi “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” sarà presentato a Genova martedì 5 dicembre alle ore 17,30 al Circolo ARCI Lo Zenzero. Maurizio Calà, segretario regionale della CGIL, dialogherà con Giorgio Pagano, curatore dell’opera.

Dino Grassi (1926-2023) è stato un operaio del Cantiere del Muggiano alla Spezia, per oltre dieci anni segretario della Commissione Interna. Fu poi consigliere regionale del PCI dal 1970 al 1980. In quella fase continuò a fare l’operaio.
Il libro è stato pubblicato da ETS edizioni nell’ambito della collana “Verba manent”, dedicata alle storie di donne e uomini testimoni del loro tempo, spesso impegnati a costruire un mondo più giusto e solidale.
La “memoria” annota la vita lavorativa di Grassi al Cantiere del Muggiano tra il 1940 e il 1980 del secolo scorso. Dai ricordi che mette su carta emerge l’esperienza di una persona, ma anche della comunità che lo accoglie, investita dai grandi eventi storici: il 25 luglio e l’8 settembre 1943; gli scioperi del 1944 e la Resistenza; la ricostruzione del paese e la rottura dell’unità sindacale; la restaurazione degli anni Cinquanta, la caduta del mito di Stalin, la progressiva riscossa operaia dai primi anni Sessanta, l’Autunno caldo e la successiva sconfitta. Alla Spezia, lungo il decennio che va dai primi anni Sessanta ai primi anni Settanta, fu epica la lotta per la salvezza del Cantiere del Muggiano.
La pubblicazione della “memoria” è stata curata da Giorgio Pagano, autore di un’intervista a Grassi e di una Postfazione che completano il libro.
In una fase di rimozione delle vicende del proletariato industriale, la “memoria” di Grassi, insieme all’intervista, ci invitano a indagare le storie di fabbrica e a recuperare la ricchezza politica e culturale allora prodotta, affinché non vada perduto un patrimonio che ancora ci può essere utile.


Interesse anche a Genova per il libro di Dino Grassi “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”, presentato al Circolo ARCI Lo Zenzero. Maurizio Calà, segretario regionale della CGIL, ha dialogato con Giorgio Pagano, curatore dell’opera.
Calà ha evidenziato, nell’esperienza di Grassi e della classe operaia della seconda metà del Novecento, la presenza di una forte componente ideale e morale e nel contempo la capacità di contrattare, di fare il mestiere del sindacalista. “Grassi appartiene a una generazione che viene dalla fame e si costruisce i diritti, oggi non ci sono più i cardini etici, ideologici, politici di allora ma la sua testimonianza ci parla ancora, perché sono ancora aperti i problemi della dignità del lavoro e della difesa della democrazia dall’autoritarismo”.
Calà e Pagano si sono poi soffermati sui problemi attuali della cantieristica, annunciando un convegno alla Spezia, indetto dalla CGIL, su “cantieristica ieri e oggi”. Il convegno si terrà a inizio 2024, con la partecipazione di sindacalisti e studiosi provenienti da varie realtà del Paese. Il settore rappresenta – ha affermato Pagano – “l’esempio emblematico per comprendere come e quanto in profondità esternalizzazioni e appalti possano costituire una sfida al lavoro e come un modello sindacale focalizzato esclusivamente o prioritariamente sulla difesa della forza lavoro dipendente in modo diretto non è in grado di fornire risposte all’insieme dei lavoratori”. Nei cantieri, ha spiegato, la componente operaia del lavoro diretto è in costante riduzione e la produzione propriamente intesa è affidata sempre più a ditte esterne, dove lavorano operai migranti e dove molti diritti non sono riconosciuti. Questo “merita una riflessione seria, come la CGIL ha cominciato a fare, anche su temi come l’inclusione culturale, la casa, il welfare”. “Il nodo centrale – ha concluso Pagano – è costituito dalla capacità del sindacato di rinnovarsi di fronte a queste sfide”.

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