Presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi, Venerdì 29 novembre ore 16.30 a Pontremoli
24 Novembre 2024 – 21:44

Presentazione di
“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi
Venerdì 29 novembre ore 16.30
Pontremoli – Centro ricreativo comunale
Il libro di Dino Grassi “Io sono un operaio. Memoria di un maestro …

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Incontro con Piero Sardo. “La biodiversità nel Mediterraneo, un mondo a rischio.”

a cura di in data 10 Marzo 2011 – 15:36

MERCOLEDI’ 30 MARZO ORE 17 AL CAMEC

INCONTRO CON PIERO SARDO sul tema “LA BIODIVERSITA’ NEL MEDITERRANEO, UN MONDO A RISCHIO. Il  pensiero di Slow Food e di Terra Madre per un’altra economia e per risanare un pianeta malato”

In collaborazione con la condotta Slow Food L a Spezia – Cinque Terre – Val di Vara e Levanto

Piero Sardo è il presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, nata nel 2003. La Fondazione opera in tutto il mondo, ma il suo impegno più importante è legato ai Paesi in via di sviluppo, dove difendere la biodiversità non significa soltanto migliorare la qualità della vita, ma garantire la vita stessa. Finanzia progetti a salvaguardia della biodiversità in oltre 50 Paesi, promuove un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente, dell’identità culturale dei popoli, della salute dei consumatori e del benessere animale. L’incontro affronterà il tema della  riduzione della  biodiversità, ovvero, secondo la definizione data nella conferenza sull’ambiente di Rio de Janeiro del 1992: “la variabilità fra tutti gli organismi viventi, inclusi quelli del sottosuolo, dell’aria, gli ecosistemi acquatici e terrestri, marini ei complessi ecologici dei quali sono parte”.  La riduzione è dovuta principalmente alla massiccia conversione ad uso agricolo della terra e al livello di ingerenza sugli equilibri naturali: la diversità genetica ha subito un declino globale, soprattutto per quanto riguarda le specie coltivate. In particolare Piero Sardo si soffermerà sulla biodiversità nel Mediterraneo, il mare che unisce Europa, Asia e Africa. Un mondo fragile, che bisogna difendere con un altro “modello di sviluppo”.

 

Per informazioni sulle attività dell’Associazione Culturale Mediterraneo e per aderire telefonare al 345 6124287 o scrivere all’indirizzo spmediterraneo.com o visitare il sito www.associazioneculturalemediterraneo.com

Piero Sardo, Presidente della Fondazione Slow Food per la biodiversità, è stato il protagonista dell’ultima iniziativa dell’Associazione Culturale Mediterraneo, organizzata in collaborazione con la condotta Slow Food La Spezia-Cinque Terre-Val di Vara e Levanto. “Non possiamo tornare all’economia precedente la grande crisi del 2008-2009”, ha detto nell’introduzione il Presidente di Mediterraneo Giorgio Pagano, che ha aggiunto: “Slow Food ci interessa perché ci dà molti strumenti per un pensiero alternativo al neoliberismo: più rispetto per l’economia rurale, più attenzione per l’agricoltura, più consapevolezza del rapporto vitale tra cibo, agricoltura, cambiamento climatico, salvaguardia della salute, del paesaggio, della bellezza degli ecosistemi, della biodiversità”. Sardo si è soffermato sulla drammatica riduzione della diversità biologica sul pianeta: “l’uomo ha moltiplicato le specie per diecimila anni, dal 1950 in poi ha cominciato a distruggere la biodiversità: oggi le razze animali e le varietà vegetali sono al lumicino”. Le responsabilità sono “dell’ingerenza troppo alta dell’uomo sugli equilibri naturali”, di “uno sviluppo che non è progresso perché ha come obbiettivi la quantità e il profitto”. L’esponente di Slow Food ha sottolineato le conseguenze drammatiche dell’attuale modello di sviluppo in Africa: “l’agricoltura intensiva e la produzione meccanizzata significano montagne di concime, scomparsa della qualità agricola locale e peggioramento delle condizioni di vita dei contadini”. Anche nel Mediterraneo, ha aggiunto, “il punto di crisi è stato raggiunto, e a rischio di estinzione non ci sono solo molti pesci, ma anche i pescatori”. Il compito di Slow Food, ha concluso Sardo, “è la salvaguardia dei prodotti per non distruggere la biodiversità e mettere in crisi il sistema”: con i 340 presidi in tutto il mondo che tutelano i piccoli produttori e salvano i prodotti di qualità, con gli orti urbani e scolastici, in Occidente e ora anche in Africa, e con i Mercati della Terra, che favoriscono la riduzione delle intermediazioni tra chi produce e chi acquista e del viaggio percorso dai cibi per raggiungere le nostre tavole. Tra gli intervenuti, anche Silvano Zaccone, che ha illustrato gli impegni della condotta spezzina per presidi, orti scolastici e Mercati della Terra. Rispondendo a una sollecitazione di Giovanni Ponzanelli del WWF, Sardo è stato molto netto: “per difendere la biodiversità e l’agricoltura occorre battere la cementificazione e dire stop al consumo del territorio”.

Per informazioni sulle attività dell’Associazione Culturale Mediterraneo e per aderire  telefonare al 345 6124287 o scrivere all’indirizzo spmediterraneo@gmail.com o visitare il sito www.associazioneculturalemediterraneo.com

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Iniziativa con Piero Sardo

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