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Giorgio Pagano, Sandro Antonini e Giovanni De Luna a confronto sul Sessantotto – Venerdì 4 novembre ore 17 all’auditorium di Chiavari

a cura di in data 30 Ottobre 2022 – 12:07

Invito

Giorgio Pagano, Sandro Antonini e Giovanni De Luna
a confronto sul Sessantotto
Venerdì 4 novembre ore 17
Auditorium di Chiavari

Venerdì 4 novembre alle ore 17 a Chiavari (Auditorium – Largo Pessagno) si terrà un’iniziativa sul Sessantotto, suddivisa in due momenti: la presentazione del secondo Volume del libro di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia” e una conferenza dello storico Giovanni De Luna.
L’iniziativa è organizzata dalla Sezione ANPI di Chiavari e dal Comune di Chiavari, con il patrocinio dell’Associazione Il Bandolo. Dopo i saluti dell’assessore alla Cultura del Comune di Chiavari Silvia Stanig e del presidente della sezione ANPI di Chiavari Lucio Tomalino, partigiano combattente, interverrà lo storico Sandro Antonini, che dialogherà con Giorgio Pagano. Successivamente lo storico Giovanni De Luna, dell’Università di Torino, terrà una relazione sul tema “La giovinezza: un’interpretazione del Sessantotto”.

Il secondo Volume del libro di Pagano e Mirabello è intitolato “Dalla primavera di Praga all’Autunno caldo”. L’opera si caratterizza come un libro di microstoria che consente di comprendere, attraverso il “prisma spezzino”, il Sessantotto nazionale e internazionale.
Nella Prefazione lo storico Paolo Pezzino ha scritto:
“L’opera si segnala per l’utilizzazione di 330 testimonianze di donne e uomini che hanno vissuto le vicende degli anni Sessanta in provincia della Spezia (più quelle dei due autori). Le testimonianze non sono riportate nella loro integralità, ma inserite con frammenti all’interno della narrazione storica. Questa scelta consente di adottare uno stile di racconto coinvolgente e vivace, che fa sì parlare i testimoni, ma dà rilevanza e significato ai loro racconti all’interno di un contesto narrativo.
Altra caratteristica dell’opera è lo spettro veramente impressionante degli argomenti trattati: non ci si limita infatti agli aspetti più evidenti delle lotte sindacali degli operai, del movimento degli studenti, dei rapidi mutamenti del mondo politico, ma si prendono in considerazione anche l’evoluzione del costume, della cultura artistica e musicale, dei quadri ideologici, delle pratiche religiose.
I due volumi sono poi corredati da importanti apparati: una cronologia internazionale e nazionale, oltre che locale, appendici documentarie, le schede biografiche dei testimoni, e le fotografie, che fanno parte a pieno titolo dell’interpretazione e della narrazione storiografica.
In conclusione un’opera monumentale che restituisce alla Spezia, importante città industriale, il ruolo di primo piano che le spetta nel quadro dei sovvertimenti politico-sociali ed economici degli anni Sessanta”.


Auditorium di Chiavari gremito per la presentazione del secondo Volume del libro di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”. All’iniziativa, organizzata dalla Sezione ANPI di Chiavari e dal Comune di Chiavari, con il patrocinio dell’Associazione Il Bandolo, sono intervenuti il presidente della sezione ANPI di Chiavari Lucio Tomalino, gli storici Sandro Antonini e Giovanni De Luna e l’autore Giorgio Pagano.
Tomalino ha evidenziato il rapporto tra Resistenza e Sessantotto, che videro protagoniste due distinte generazioni di giovani, unite dalla volontà di un grande cambiamento. A sostegno di questa tesi Antonini ha ricordato il giudizio di Pasolini, che nel settembre 1968 scrisse: “La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratiche-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline”. Così Giorgio Pagano ha interpretato il legame tra le due esperienze:
“Il problema posto dal Sessantotto era la riforma del sistema dei saperi, la riforma delle istituzioni, l’allargamento delle basi democratiche dello Stato con la partecipazione e la democrazia diretta. Il Sessantotto fu il momento conclusivo di un processo di democratizzazione iniziato con la Costituzione. Se la generazione degli anni Quaranta aveva reinventato la democrazia e la libertà politica, quella degli anni Sessanta mostrava di voler ritrovare la democrazia nella vita quotidiana, nel lavoro come nelle relazioni intersoggettive”.
De Luna ha sottolineato il “carattere globale” del Sessantotto, che coinvolse tutto il mondo, e Paesi con regimi politici diversi, grazie soprattutto alla cultura di massa -il cinema, la musica, l’abbigliamento-, che diede vita a “un soggetto collettivo preciso, i giovani, sia studenti che operai”.
Il lungo giro di “Un mondo nuovo, una speranza appena nata” sta per approdare alla cinquantesima tappa: il secondo Volume sarà presentato venerdì 11 novembre alle ore 17 sempre nel Tigullio, a Sestri Levante (Sala Carlo Bo, I° piano di Palazzo Fascie, Corso Colombo 50). Dopo l’introduzione di Elisa Bixio, assessore alla Cultura del Comune di Sestri Levante, lo storico Sandro Antonini dialogherà con Giorgio Pagano. L’iniziativa è organizzata dal Sistema Bibliotecario Urbano, in collaborazione con Associazione A. Bi. Ci e con MuSel.
Sabato 12 novembre alle ore 16 il giro ritornerà nella provincia spezzina: entrambi i Volumi del libro saranno presentati a Romito Magra, per iniziativa del Comune di Arcola e della Sezione ANPI di Arcola. Dopo l’introduzione di Emiliana Orlandi, presidente della Sezione ANPI di Arcola, Roberto Centi, insegnante e consigliere regionale, dialogherà con Giorgio Pagano.

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