Festa del Libro di Montereggio, Paese dei librai – Dal 18 al 26 Agosto
Montereggio, Paese dei Librai
XV FESTA DEL LIBRO
dal 18 al 26 agosto 2018
Mercato del libro raro, usato e d’occasione
Incontri con gli autori, interviste e letture
Montereggio, Comune di Mulazzo (MS)
IL 18 AGOSTO TORNANO I “CACCIATORI DI LIBRI”.
Torna la Festa del Libro di Montereggio, Paese dei Librai, per 9 giornate, dal 18 al 26 Agosto 2018.
Incontri con autori, letture, dibattiti: mercato con migliaia di libri vecchi, nuovi e rari sparsi sui banchi in un’atmosfera di festa e riflessioni. Quindicesima edizione.
Qui la Cultura, quella strana cosa che ancora vede l’Italia agli ultimi posti in Europa per investimenti, è di casa e non è un caso che Montereggio, unico in Italia, sia stato inserito nel circuito internazionale delle Book Town, fondato nel 1991 da Richard Booth.
Non è una qualsiasi festa d’agosto ma è un evento/incontro con un tema ben preciso, cioè il libro e i suoi autori.
Da Montereggio gli abitanti partirono nel secolo dei Lumi con le gerle cariche di libri per venderli nei mercati delle città più grandi, poi allestirono le bancarelle e infine vere e proprie librerie.
Ad oggi circa 150 dei loro discendenti posseggono importanti librerie in Italia e anche all’estero, come i Ghelfi, i Bertoni, i Fogola a Torino e Ancona oppure i Tarantola a Milano, Brescia e Venezia e ancora i Lazzarelli a Novara e tanti altri.
A Montereggio nel 1952 diedero vita al “Premio Bancarella”, destinato a diventare uno dei premi letterari più importanti in Italia.
Come sempre il programma vuole essere un momento di approfondimento dei temi più vivi dell’ultimo periodo e si comincia sabato 18 con Sergio Rizzo, vice direttore di Repubblica, che ci parlerà de “Il pacco. Indagine sul grande imbroglio delle banche italiane”, un’inchiesta senza precedenti sulla miscela esplosiva che ha distrutto i nostri risparmi.
Seguirà Roberto Olivi con “La comunicazione è un posto dove ci piove dentro. Perché i libri salveranno il marketing”. Esperto di marketing Olivi è Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione di BMW Italia S.p.A.
Domenica 19 Riccardo Canesi, geografo e musicologo, ci parlerà de “Le città da cantare” un atlante dei luoghi in cui sono nate le canzoni italiane più popolari, la storia di quelle città, le bellezze o il degrado, con la prefazione di Mogol. Un musicista/cantante, con brevi accenni, vi accompagnerà in questo viaggio anche nostalgico.
Alle 21.30 Riccardo Staglianò parlerà di un tema oggi molto discusso, soprattutto fra i giovani, con il libro “Lavoretti, così la sharing economy ci rende più poveri”. Dalla delocalizzazione alla moltiplicazione dei contratti atipici. Dall’automazione che affida alle macchine ciò che prima facevano gli uomini, fino alla gig economy, altro che sharing, che, sotto la maschera della flessibilità, sta istituzionalizzando i “lavoretti”.
Martedì 21 giornata dedicata al mondo di tutte le donne, prima, con Ritanna Armeni, che nel suo “Una donna può tutto” racconta di un gruppo di ragazze della Russia sovietica che nel 1942 su fragili ma duttili biplani, mostrano l’audacia, il coraggio di una guerra che può avere anche il volto solo delle donne.
Poi Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello che in “Sebben che siamo donne” raccontano come sia stata la presenza nuova e intelligente delle donne a tirarci fuori dallo sfacelo dell’8 settembre 1943.
Mercoledì 22 due pesi massimi della politica e della giustizia per cercar di capire dove e come si andrà a finire. Alle 19.30 Sabino Cassese. Giudice costituzionalista ed ex Ministro per la funzione pubblica, parlerà su “La democrazia e i suoi limiti”. Come operano l’autorità e l’efficienza nella teoria e nella pratica del governo e nel concreto della vita dello Stato? E come in relazione alle altre componenti dei poteri pubblici, in conflitto con la giustizia? Sono queste alcune delle domande a cui risponde Sabino Cassese.
Gianfranco Pasquino, politologo, che spesso si incontra nei talk show televisivi e autore di tantissime pubblicazioni, illustrerà le tesi del suo “Deficit democratici”. Un pluralismo aperto alla competizione costringe alla responsabilità e alla ricerca di correttivi. I leader saranno obbligati a spiegare e giustificare quello che hanno fatto, non fatto, fatto male. Questo succederà più spesso se i cittadini supereranno i loro deficit di interesse e di partecipazione al voto.
Solo in apparenza più leggera la giornata di giovedì 23. Luca Farinotti, scrittore che è anche ristoratore, vi parlerà nel suo “#Mondoristorante” di un mestiere oggi fra i più ambiti Un libro che ride filosoficamente sul mondo della ristorazione e i suoi segreti, ma allo stesso tempo lo vivacizza con aneddoti esilaranti di personaggi improbabili, storie di vita vera e sbalorditive ricette. Né, alla fine, poteva mancare un vero e proprio galateo del ristoratore.
Desta senz’altro curiosità Marco Ciardi, che propone “Frankenstein. Il mito tra scienza e immaginario” scritto con Pier Luigi Gaspa. A duecento anni dalla pubblicazione del romanzo nato dall’ingegno e dalla creatività di una giovane donna inglese non ancora ventenne, Mary Shelley, oltretutto finito di scrivere nel 1818 a un passo da qui, a Fiascherino, uno storico della scienza e uno studioso della cultura di massa ricostruiscono lo sfondo culturale di questo capolavoro, con particolare attenzione alle teorie scientifiche dell’epoca, e narrano la genesi e lo sviluppo del mito di Frankenstein fra teatro, cinema, televisione e fumetti.
Venerdì 24 non poteva mancare un approfondimento su una ricorrenza dolorosa. “Il caso Moro” è il titolo di un libro in cui Gianni Oliva ricostruisce il contesto in cui si svolge questa tragica vicenda. La cronaca quotidiana del sequestro, la strategia della comunicazione usata dai terroristi, le lettere scritte da Moro nei 55 giorni di prigionia, la difficile risposta dello Stato, la “strategia della fermezza” e le aperture alla trattativa con le BR, il tragico epilogo. In fine un capitolo dedicato ai “misteri” e alle numerose tesi complottiste (prive, a oggi, di adeguati riscontri processuali) che negli anni sono state elaborate.
Sull’onda del tema forse più presente in questa quindicesima edizione, segue alle 21.30 l’incontro con Vannino Chiti, più volte Deputato e Senatore della Repubblica, che ancora affronta lo scottante tema del nostro futuro politico. Con “La democrazia del futuro” spiegherà perché il modello democratico tradizionale non regge più. I terrorismi, le spinte secessioniste, la precarietà del lavoro mettono in crisi le basi della convivenza, accrescendo a dismisura il potere del mercato. E ci dice che solo un nuovo umanesimo fondato sulla dignità di ogni persona, sull’ecologia, sulla non violenza può ricostruire il sistema istituzionale. Mica poco per far girare la testa!
Sabato 25: parte Giorgio A. Chiarva, importante imprenditore del legno con la passione per la cultura e l’editoria che parlerà della storia di successo umano ed economico di un emigrante italiano, “Il banchiere Gentiluomo”. Luigi e Virginia Giannini cercavano la fortuna come tutti gli altri e andarono in America. Il loro primo figlio si chiamerà Amadeo Peter, Appi per gli amici. Appi che a soli 32 anni fonda la Bank of Italy. Lo fa seguendo una filosofia totalmente diversa da quella fino a quel tempo utilizzata dalle banche americane. Aiutare le persone più deboli. Finanziare le attività degli immigrati senza preoccuparsi troppo delle garanzie che questi potevano dare ma valutando solo la loro volontà di crescere.
Sarà con Chiarva l’amico Giuliano Montaldo, attore e regista di grande qualità, già presidente di RAI Cinema.
Segue Marco Scardigli con “Il viaggiatore di battaglie”. Una inedita geografia dei luoghi delle guerre che per venti secoli hanno percorso in lungo e in largo l’Italia. Per restare alle date più vicine, Scardigli ci fa salire sulla torre di San Martino, passeggiare attraverso Marsa. inseguire a Caprera Garibaldi e il suo mito, andare nelle trincee del Carso, infine rivolgere un pensiero alle tragedie del passato più recente.
Per chiudere in bellezza la giornata un libro curioso di Marco Ferrari, giornalista e scrittore di lungo corso. Il suo ultimo libro, dopo “Caporetto “scritto con Arrigo Petacco, è “Un tango per il duce”. La guerra è finita e Mussolini viene giustiziato. Ma il corpo appeso a piazzale Loreto è in realtà quello del sosia ufficiale del dittatore, catturato dai partigiani mentre il vero duce, grazie alla “via dei topi” (ratline), attraversa l’Atlantico alla volta dell’Argentina. Qui inizia la seconda vita di Mussolini…
Fino a che, domenica 26 le immagini si riprendono la scena al posto delle parole.
È la giornata del Silent Book Contest, l’importante premio per i libri senza parole giunto alla quinta edizione, con la cerimonia di premiazione di Anastasha Suvorova autrice di “Immaginazioni” e la presentazione delle opere finaliste. Sarà anche occasione per ricordare Gianni De Conno, uno dei fondatori di questo premio.
Tutto sommato una sana immersione in quella “cultura” che forse manca un po’ in questi tempi di cambiamenti.
contatti: E. Dell’Orco 3478979544 – solo al mattino Comune di Mulazzo 0187 439005
Il libro di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello “Sebben che siamo donne. Resistenza al femminile in IV Zona Operativa, tra La Spezia e Lunigiana” ha fatto tappa anche a Montereggio, in occasione della Festa del Libro. “Sebben che siamo donne” è stato presentato nella stessa giornata in cui è stato presentato il libro di Ritanna Armeni “Una donna può tutto. 1941: volano le streghe della notte”, la storia di un gruppo di giovani aviatrici sovietiche che riuscì a conquistare un ruolo di primo piano nella battaglia contro i nazisti. Entrambe le iniziative sono state introdotte da Chiara Guastalli.
La storia delle “streghe della notte” è diventato, nella Russia odierna, un episodio come tanti della “Grande guerra patriottica”. L’orgoglio delle donne che “possono tutto” si è ridotto alla fierezza dei difensori della patria. Allo stesso modo le donne partigiane italiane, spezzine e lunigianesi, protagoniste decisive della Resistenza, nel dopoguerra furono dimenticate, e costrette a rifluire nel privato dalla mentalità maschilista dominante.
“Le donne -hanno detto Ritanna Armeni e Giorgio Pagano- possono essere tradite dalla Storia, anche quando ne hanno preso attivamente parte e hanno combattuto a darle un corso. Abbiamo scritto i nostri libri per contrastare, almeno in parte, la forza discriminatoria della Storia scritta dagli uomini”.
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