Presentazione di “Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia” di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello – Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17 a Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
15 Dicembre 2024 – 19:29

Presentazione di
“Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia”
di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello
Giovedì 19 dicembre 2024 ore 17
Porto Venere – Ristorante La Marina Calata Doria
I due …

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Crisi finanziaria e governo dell’economia europea

a cura di in data 20 Ottobre 2011 – 16:16

VENERDI’ 28  OTTOBRE ORE 11 LICEO COSTA – ORE 16 CAMERA DI  COMMERCIO
“CRISI FINANZIARIA E GOVERNO DELL’ECONOMIA EUROPEA”
INCONTRI CON ANDREA ENRIA
Andrea Enria, spezzino, è oggi una delle personalità di maggior rilievo del mondo finanziario ed economico europeo: è chairman dell’EBA (European Banking Authority), l’agenzia che coordina le attività dei collegi che vigilano sulle banche. Enria è stato scelto per questo prestigioso incarico dopo una brillante carriera nella Banca d’Italia e nella Banca Centrale Europea. Alla Spezia l’economista incontrerà alle 11 gli studenti del “suo” Liceo Costa, dove prese la maturità, e alle 16 il mondo finanziario ed economico. Le due iniziative sono organizzate dall’Associazione Culturale Mediterraneo in collaborazione con il Liceo Classico Lorenzo Costa e con la Camera di Commercio. Il tema degli incontri è di stringente attualità: come affrontare le tensioni e i rischi di crisi cui è sottoposta l’Eurozona? Come far sì che, dopo la moneta europea, ci sia l’indispensabile maggiore integrazione economica e politica tra i Paesi europei? Che strumenti di governance sono necessari a questo fine?  Come abbattere il debito pubblico, garantire la crescita, accrescere il potere d’acquisto dei redditi medio-bassi e la propensione delle imprese ad investire? Si moltiplicano i segnali di instabilità della costruzione europea, così come le opposizioni da parte di alcuni Stati alla proposte della Commissione dirette a delegare maggiori poteri a livello comunitario. Più che la causa della crisi, però, l’Unione europea, se rafforzata e rinnovata, può contribuire alla soluzione della crisi stessa.

Andrea Enria, spezzino, è oggi una delle personalità di maggior rilievo del mondo finanziario ed economico europeo: è chairman dell’EBA (European Banking Authority), l’agenzia che coordina le attività dei collegi che vigilano sulle banche. Enria è stato scelto per questo prestigioso incarico dopo una brillante carriera nella Banca d’Italia e nella Banca Centrale Europea. L’economista ha incontrato, nei giorni scorsi, il mondo finanziario ed economico cittadino, per iniziativa dell’Associazione Culturale Mediterraneo e della Camera di Commercio.
Il problema di fondo individuato da Enria è quello dei rischi nazionalistici: “quando abbiamo passato il fiume della globalizzazione siamo rimasti prigionieri dell’idea dello Stato nazione -ha affermato- e non ci siamo dati le indispensabili regole sovranazionali”. Siamo, per fare un esempio, senza un Sistema Monetario Internazionale. Il passaggio attuale è cruciale: “O si ritorna al protezionismo nazionalistico o si va verso l’integrazione sovranazionale”. Non dobbiamo, ha aggiunto, commettere l’errore compiuto negli anni ’90 del secolo scorso, “quando l’Europa voleva le regole, ma gli Usa dissero di no”.
Circa la natura della crisi che ci colpisce dal 2008, Enria ha parlato di due crisi, diverse ma collegate tra loro: “quella privata e poi quella pubblica, degli Stati, con il denominatore comune del debito”. La fase attuale, quella dell’indebitamento pubblico, “è in parte figlia della prima, che vide molti Stati impegnarsi pesantemente nei salvataggi delle banche”, ma è anche “frutto di errori politici”: la Germania per una fase ha pensato che la crisi dovesse essere risolta dai Governi nazionali, ed è venuto alla luce “l’errore di chi, come la Grecia e l’Italia, non ha saputo fare opera di risanamento nei primi 8 anni dell’euro, come era invece possibile e come altri Stati hanno fatto”. Oggi la situazione è molto difficile: “Ci sono 800 miliardi delle banche che vanno rifinanziati, ma il mercato è chiuso, e se non si riapre l’impatto sarà molto grave, con una fortissima riduzione del credito all’economia”. Il chairman dell’EBA ha concluso con una nota di speranza: “Nonostante le difficoltà della politica sta maturando una maggiore unità europea, la buona notizia è che la Germania vuole finalmente un’integrazione più forte, ed è impegnata ad assistere gli Stati più deboli e a ricapitalizzare le banche”. “Senza sconti, però”, ha affermato Enria. Il che significa, come gli italiani sanno bene e come è stato sottolineato nel dibattito, che l’Europa che ora decide per noi a volte decide bene, a volte decide male.

É possibile scaricare l’invito in formato .PDF dal seguente link:

Crisi finanziaria e governo dell’economia Europea

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