Presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi, Venerdì 22 novembre ore 17 al Palazzo Ducale di Massa
14 Novembre 2024 – 21:22

Presentazione di
“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi
Venerdì 22 novembre ore 17 al Palazzo Ducale di Massa
Massa, Palazzo Ducale – Sala della Resistenza
Il libro di Dino Grassi “Io …

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Ambiente e opere pubbliche: quale partecipazione?

a cura di in data 18 Maggio 2016 – 20:08
Invito 28 Maggio

Invito 28 Maggio

AMBIENTE E OPERE PUBBLICHE: QUALE PARTECIPAZIONE?
Sabato 28 maggio ore 9:30
Auditorium Biblioteca Beghi

L’Associazione Culturale Mediterraneo, la Fondazione Toscana Sostenibile e l’associazione Comunità Interattive hanno organizzato un convegno sul tema “Ambiente e opere pubbliche: quale partecipazione?”, che si terrà sabato 28 maggio all’Auditorium della Biblioteca Beghi dalle 9,30 alle 13. L’iniziativa riprende la riflessione sviluppata in un convegno organizzato due anni fa sul tema “Partecipazione e Governo delle Città”, che si proponeva di stimolare la ripresa dei processi di democrazia partecipativa nei Comuni e di fare approvare in Regione Liguria una legge sulla partecipazione dei cittadini nelle scelte delle politiche pubbliche locali e regionali (opere pubbliche, interventi con impatto ambientale, strumenti urbanistici, ecc.). A due anni di distanza l’intenzione è quella di “fare il punto”, individuando luci e ombre. Novità importanti stanno coinvolgendo la Regione: i tre gruppi di opposizione (M5S, Rete a Sinistra, Pd) hanno infatti presentato tre distinte proposte di legge in materia -che saranno illustrate nel convegno- e la stessa Giunta regionale ha manifestato interesse, tant’è che parteciperà (a differenza della precedente Giunta nel 2014). Gli organizzatori auspicano una convergenza tra maggioranza e opposizione, che porti rapidamente al varo della legge. Il convegno sarà inoltre l’occasione per discutere le politiche partecipative dei Comuni di Spezia e Sarzana: interverranno gli assessori Alice Parodi e Massimo Baudone e i rappresentanti dei comitati e delle associazioni. Oggetto del confronto le pratiche partecipative sui grandi progetti e le strategie (La Spezia 20.20 e Piano Urbanistico Comunale a Spezia, La città delle idee a Sarzana) e quelle sulle opere pubbliche (pratiche mancanti o contestate, come in Piazza Verdi a Spezia o in Via Paradiso a Sarzana); lo strumento innovativo delle “inchieste pubbliche”, già sperimentato a Sarzana sul Piano spiagge e in corso di utilizzo a Spezia sulla bonifica dell’ex discarica di Saturnia; gli organismi di partecipazione sul territorio (ancora mancanti a Spezia dopo la chiusura delle Circoscrizioni, presenti a Sarzana nella forma delle Consulte territoriali). Il convegno sarà introdotto da Marco Grondacci e concluso da Giorgio Pagano e Stefania Gatti. La relazione iniziale sarà svolta dal professor Rodolfo Lewanski, docente di Scienza Politica all’Università di Bologna, che tra il 2008 e il 2013 è stato responsabile dell’attuazione della legge regionale toscana di promozione della partecipazione, ricoprendo il ruolo di Autorità Regionale per la Partecipazione.

A distanza di due anni da un precedente convegno, Associazione Culturale Mediterraneo, Fondazione Toscana Sostenibile e Comunità interattive Officina per la partecipazione hanno organizzato l’iniziativa sul tema “Ambiente e opere pubbliche: quale partecipazione?”, per fare il punto sull’argomento e verificare i passi avanti compiuti. Marco Grondacci, della Fondazione Toscana Sostenibile, ha introdotto evidenziando la novità delle tre proposte di legge regionali per promuovere la partecipazione, presentate da Pd, M5S e Rete a Sinistra, e l’avvio di processi partecipativi nuovi, come per esempio le “inchieste pubbliche”, a Spezia e a Sarzana. La partecipazione, ha detto Grondacci, “è fatta di regole e di procedure”, necessita della “conformazione dell’apparato amministrativo”, di “buoni amministratori che vogliono davvero coinvolgere i cittadini” e di “buoni confliggenti”, cioè di cittadini e comitati “con una cultura di governo, che non vogliono rimanere sempre sulle barricate”. La relazione è stata tenuta da Rodolfo Lewanski dell’Università di Bologna, che ha tratteggiato i caratteri della “democrazia deliberativa”, intesa come “coinvolgimento fisiologico, istituzionalizzato e strutturato”, fondato su “inclusione, informazione, dialogo, deliberazione, condivisione, influenza”.

Francesco Battistini, Juri Michelucci e Stefano Gaggero, rispettivamente di M5S, Pd e Rete a Sinistra, hanno illustrato le tre proposte di legge: sono emerse differenze ma anche tratti comuni, e la volontà di tutti e tre i gruppi di impegnarsi per giungere a una proposta unitaria che coinvolga la maggioranza che governa la Regione. Alice Parodi, assessore a Spezia, si è soffermata sull’esperienza del bilancio partecipativo, mentre Massimo Baudone, assessore a Sarzana, ha parlato della “Città delle idee”, confronto partecipato sul futuro della città le cui conclusioni saranno alla base del nuovo Piano urbanistico, e dell’inchiesta pubblica sul Piano spiagge di Marinella (“lo strumento -ha detto- è stato usato per fare opposizione al progetto”). Per i comitati e le associazioni sono intervenuti Roberta Mosti del Comitato Sarzana Che Botta, che ha evidenziato i punti salienti delle tre proposte di legge auspicando una buona sintesi; Gianfranco Damiano di Italia Nostra di Sarzana, che si è definito “entusiasta” dell’inchiesta pubblica sarzanese e ,in generale, ha criticato il Comune di Sarzana per “mancanza di dialogo”; Giorgio Pizziolo del “Laboratorio Palmaria”, che ha raccontato un’esperienza di “partecipazione progettante”, fondata sull’”apprendimento amichevole per scoprire il senso profondo e l’identità dei luoghi”.

Infine, le conclusioni di Stefania Gatti di Comunità interattive e di Giorgio Pagano di Mediterraneo. Gatti si è soffermata sulle differenze tra le tre proposte di legge, tra “inchiesta pubblica” e “dibattito pubblico”, e su come lavorare a una proposta unitaria, anche tenendo conto che nella nuova legge nazionale sugli appalti è previsto il “dibattito pubblico”. Pagano ha proposto che la legge regionale sia costruita in modo partecipato e ha invitato i Comuni, in sintonia con la futura legge regionale, ad approvare “Statuti comunali sulla partecipazione”, che affrontino nodi ancora irrisolti, come l’istituzione di strumenti partecipativi nei quartieri spezzini, che non esistono più da quando sono state sciolte le Circoscrizioni, e la partecipazione ai piani complessi, strategici, urbanistici, economici. “La Spezia 20.20” è stata, ha detto, “una buona esperienza partecipativa sul futuro della città, ma troppo limitata e parziale, tant’è che sull’Enel il Comune ha fatto un tavolo partecipativo ad hoc: ma così si perde una visione complessiva”. Mentre a Sarzana “La città delle idee” è stata “una buona esperienza, che deve però dar vita a un percorso strutturato e permanente e non rimanere un episodio”.

Clicca qui per leggere i documenti consegnati:

icona-pdfRelazione di Rodolfo Lewanski

icona-pdfArticolo di Rodolfo Lewanski

icona-pdfProposta di legge regionale del M5S su “Disciplina dei percorsi partecipativi nelle procedure decisionali a rilevanza strategica in materia ambientale e di pianificazione e programmazione territoriale”

icona-pdfProposta di legge regionale del Pd su “Norme regionali in materia di partecipazione e Dibattito pubblico”

icona-pdfProposta di legge regionale di Rete a sinistra su “Informazione e partecipazione nel governo del territorio”

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