“50 anni di obiezione per la pace. Un’altra difesa è possibile!” – Sabato 28 gennaio ore 10, Auditorium Biblioteca Beghi
“50 anni di obiezione per la pace. Un’altra difesa è possibile!”
Sabato 28 gennaio ore 10,
Auditorium Biblioteca Beghi
Per ricordare i 50 anni della legge 772/72 sull’ Obiezione di Coscienza al servizio militare, il Gruppo di Azione Nonviolenta di La Spezia assieme ad ARCI, Mondo Nuovo Caritas, e chiesa Metodista di La Spezia, con l’adesione di varie associazioni della rete spezzina per la Pace, tra cui l’Associazione Culturale Mediterraneo, organizza per il prossimo Sabato 28 gennaio (ore 10.00-13.00) c/o Auditorium della Biblioteca Beghi- Via del Canaletto 100 La Spezia, un convegno dal titolo “50 ANNI DI OBIEZIONE PER LA PACE. Un’altra difesa è possibile!”.
“L’obiezione di coscienza al servizio militare consiste nella «opposizione a partecipare alla preparazione e all’esecuzione della guerra». Per Aldo Capitini «l’obbiezione di coscienza si fonda su due tipi di ragioni. Il primo tipo è di non riconoscere a nessuno e nemmeno allo Stato il diritto di costringere un uomo ad agire contro la propria coscienza. Il secondo tipo è di porre come superiore al potere dello Stato il rapporto amorevole con tutti gli esseri umani, nessuno escluso».
La legge 772/72 venne approvata dal parlamento Italiano il 15 dicembre del 1972, dopo che molti giovani obiettori scelsero il carcere piuttosto che adempiere all’obbligo di leva. Nel biennio 1970-71 la spinta antimilitarista sull’opinione pubblica è stata fortissima, soprattutto per il numero crescente di giovani, laici, cattolici e di altre fedi religiose che rifiutavano di indossare la divisa, subivano il processo nei Tribunali militari e venivano condannati e rinchiusi nelle carceri militari di Peschiera, Gaeta, Forte Boccea.
Nel 1972 una notevole pressione dal basso, coordinata dal Movimento Nonviolento e dal Partito Radicale (marce, manifestazioni, sit-in, ma soprattutto un lungo digiuno di 39 giorni di Alberto Gardin e Marco Pannella) costringe finalmente il Parlamento ad affrontare la discussione.
Dal 1972 ad oggi sono avvenute molte trasformazioni. La coscrizione obbligatoria è stata sospesa; il servizio militare e il servizio civile sono divenuti facoltativi e sono stati aperti anche alla partecipazione femminile; il servizio civile da sostitutivo e alternativo, si è mutato in nazionale e poi universale, aperto anche agli stranieri e realizzabile anche all’estero; il legislatore ha introdotto la concezione del servizio civile come forma costituzionale di “difesa della Patria”. Tutti questi passaggi sono stati ottenuti con lotte specifiche per migliorare l’istituto del servizio civile.”
Quelle lotte hanno una forte attualità. L’obiezione di coscienza alla guerra è necessario che oggi sia ancora più radicale e diffusa. La Difesa Civile non armata e Nonviolenta ha bisogno di essere organizzata e finanziata, a livello nazionale ed europeo. L’educazione alla Pace e alla Nonviolenza deve entrare nelle scuole e nei programmi educativi. Il servizio civile per essere veramente universale, deve essere adeguatamente finanziato affinché qualsiasi giovane che lo voglia fare, lo possa fare.
Per ricordare e per focalizzare i nuovi obiettivi dell’azione per la Pace, invitiamo tutti a partecipare. In particolare chiediamo alle associazioni che impiegano ragazzi/e in Servizio Civile, di informarli e invitarli a partecipare al convegno. Anche come momento formativo.
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