Lo sviluppo sostenibile in Italia e la crisi climatica. Rapporto ISSI 2007
Una civiltà è tanto più sviluppata quanta più energia consuma? Oggi, in piena crisi climatica, questo assunto – che ha a lungo caratterizzato il progresso dell’umanità – è costretto a lasciare il posto a un nuovo paradigma di segno contrario: lo sviluppo sostenibile. Raccogliere le sfide poste da una civiltà a minori consumi energetici vuol dire innanzitutto superare gli interessi contrastanti e le resistenze culturali al cambiamento. La storia insegna che trasformazioni di tale portata passano non solo attraverso la minaccia di un pericolo incombente, ma anche per la capacità di valorizzare quelle “arti proficue” in grado di guidare il mutamento cogliendo le nuove opportunità. In questo passaggio epocale l’Italia, particolarmente esposta ai cambiamenti climatici e in grave ritardo nelle politiche di riduzione dei gas a effetto serra, ha ancora la possibilità di dare spazio al suo saper fare e diventare più di altri paesi protagonista dell’innovazione ecologica. Dal 2002 l’Istituto sviluppo sostenibile Italia propone un sistema di trenta indicatori di sostenibilità, aggregati a comporre l’indice unico Issi. Questo fornisce una valutazione sintetica dei progressi o degli arretramenti dello sviluppo sostenibile in Italia. Il libro si articola in tre parti: alla presentazione di Edo Ronchi, seguono tre approfondimenti sulle principali questioni politiche e scientifiche che contraddistinguono la sostenibilità a scala nazionale, comunitaria e internazionale; nella seconda parte vengono presentati l’indice Issi 2007 e i trenta indicatori chiave che lo compongono, ognuno dei quali è illustrato tramite una specifica scheda statistica e analitica; nella terza e ultima parte quattro approfondimenti affrontano alcune delle maggiori criticità del nostro paese.
Recensione di IBS
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