La fabbrica degli italiani, Conferenza stampa di presentazione
Conferenza stampa di presentazione
Dialoghi in Fondazione 2010-2011: conversazioni sull’Unità d’Italia
Riprendono martedì 9 novembre i Dialoghi in Fondazione, la consolidata rassegna ideata e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia che dal 2006 ospita scrittori, storici, giornalisti, pensatori e filosofi di grande rilievo nel panorama culturale italiano. Un appuntamento ormai consueto per il pubblico cittadino che, nella prestigiosa sala di rappresentanza della Fondazione in via Domenico Chiodo 36, ha la possibilità di confrontarsi con ospiti illustri, “dialogando” con curiosità sugli argomenti più vari.
In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’edizione 2010-2011 della rassegna è dedicata a un’ampia riflessione sulla nascita dello stato unitario e sull’identità nazionale che si snoda in una serie di appuntamenti in programma sino ad aprile 2011. Iniziativa che si aggiunge alle altre già promosse dalla Fondazione all’interno del Comitato Provinciale per le Celebrazioni alla Spezia, come il finanziamento del restauro del Monumento equestre a Giuseppe Garibaldi. Grazie infatti a uno stanziamento di oltre 700 mila euro la Fondazione Carispe si colloca tra le primissime Fondazioni di origine bancaria italiane impegnate nella promozione e diffusione di attività culturali e didattiche dedicate all’anniversario dell’Unità nazionale.
Si parte dunque con un’anteprima speciale, martedì 9 novembre alle ore 18.00, che vede come protagonista Aldo Cazzullo, notissimo inviato speciale ed editorialista del Corriere della Sera.
Cazzullo presenta il suo nuovo libro, Viva l’Italia! (Mondadori), uscito in libreria da pochi giorni, e prefato dal cantautore Francesco De Gregori. “Viva l’Italia! oggi è un grido scherzoso. Ma per molti italiani del Risorgimento e della Resistenza furono le ultime parole. La Resistenza non è di moda. È considerata una «cosa di sinistra». Si dimentica il sangue dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che volle morire con i parrocchiani dicendo «vi accompagno io davanti al Signore», e dei militari come il colonnello Montezemolo, cui i nazifascisti cavarono i denti e le unghie, non i nomi dei compagni. Si dimentica che i partigiani non furono tutti sanguinari vendicatori ma anzi vennero braccati, torturati, impiccati ed esposti per terrorizzare i civili; e che i «vinti», i «ragazzi di Salò», per venti mesi ebbero il coltello dalla parte del manico, e lo usarono. Neppure il Risorgimento è di moda. Lo si considera una «cosa da liberali». Si dimentica che nel 1848 insorse l’Italia intera. Oggi è l’ora della Lega e dei neoborbonici. L’Italia la si vorrebbe divisa o ridotta a Belpaese: non una nazione, ma un posto in cui non si vive poi così male. Invece l’Italia è una cosa seria”.
Al termine dell’incontro – come è consolidata tradizione – saranno distribuite in omaggio alcune copie del volume (sino ad esaurimento della disponibilità).
Dal 16 novembre 2010 al 15 aprile 2011, in collaborazione con l’Associazione Culturale Mediterraneo presieduta da Giorgio Pagano, prende il via “Centocinquantanni. La fabbrica degli Italiani tra passato e futuro”: un ciclo di 5 conversazioni che si svolgono presso la Fondazione e il Centro S. Allende della Spezia, dedicato alla storia dello stato nazionale.
Il professor Gianluca Solfaroli Camillocci, curatore degli incontri, commenta così il significato di questa originale proposta: “Centocinquanta anni di unità nazionale non sono molti, ma neanche pochi. Qualcuno addirittura pensa che siano troppi e non esita a dirlo…
È giunto invece il momento e l’occasione di prendere sul serio l’Anniversario, tentando di tracciare un bilancio critico non tanto del Risorgimento quanto dell’intera storia unitaria. Non basta chiederci donde veniamo, ma è necessario interrogarci anche su che cosa siamo diventati e dove stiamo andando. Se Massimo D’Azeglio invitava i suoi contemporanei a porsi l’obiettivo di “fare gli Italiani”, noi non possiamo non chiederci come funziona la “fabbrica” che ha prodotto e produce gli Italiani da centocinquant’anni. Lo stato nazionale è ancora l’interlocutore primo dei cittadini, la fiducia nelle istituzioni regge alle ripetute delusioni? O si estende e prevale la frantumazione verticale degli interessi e dei comportamenti economici e sociali? E si inventano tradizioni territoriali o si recuperano estenuate memorie preunitarie per dare copertura alle fratture del tessuto sociale, tentando di fondare nuove e più ristrette appartenenze?”.
Per favorire l’orientamento e la riflessione su questi temi la Fondazione Carispe e l’Associazione culturale Mediterraneo propongono i migliori specialisti nazionali per affrontare in una sorta di ideale tavola rotonda i grandi problemi dell’Italia di ieri e di oggi, con l’auspicio di poter offrire alla città un utile servizio culturale.
I relatori
1. Alberto Mario Banti, docente di Storia del Risorgimento e poi di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa. È uno dei principali interpreti di una nuova storia del Risorgimento come fenomeno di massa prodotto da un vasto e articolato movimento culturale.
2. Marcello Fedele, docente di Sociologia dei fenomeni politici e di Analisi delle Politiche Pubbliche presso l’Università di Roma “La Sapienza”. È studioso dei problemi della amministrazione pubblica, dei poteri locali, dei vari modelli di federalismo.
3. Santo Peli, docente di Storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Padova. Ha particolarmente approfondito le tematiche connesse con lo studio della Resistenza italiana.
4. Silvana Patriarca, è docente di Storia europea contemporanea presso la Fordham University di New York. Studiosa della storia socioculturale dell’Italia moderna, ha particolarmente approfondito le tematiche relative all’identità nazionale.
5. Emilio Gentile, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Roma “La Sapienza”. E’ attualmente il massimo studioso del fascismo e del nazionalismo italiano.
Programma completo
DIALOGHI IN FONDAZIONE 2010/2011
ANTEPRIMA
martedì 9 novembre 2010, ore 18.00
Aldo Cazzullo
Viva l’Italia! Mondadori
Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia
Centocinquantanni
La fabbrica degli italiani
tra passato e futuro
a cura di Gianluca Solfaroli Camillocci
1. martedì 16 novembre 2010, ore 17.00
Alberto Mario Banti
Università di Pisa
Dalle patrie alla patria. La costruzione del mito della nazione italiana
Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia
2. venerdì 28 gennaio 2010, ore 17.00
Marcello Fedele
Università di Roma La Sapienza
Tra Roma e Pontida. Centralismo e localismo nell’Italia unita
Centro S. Allende – La Spezia
3. venerdì 25 febbraio 2011, ore 17.00
Santo Peli
Università di Padova
Risorgimento e Resistenza. Morte e rinascita della patria?
Centro S. Allende- La Spezia
4. giovedì 7 aprile 2011, ore 17.00
Silvana Patriarca
Fordham University di New York
Siamo fatti così. Il carattere nazionale degli Italiani
Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia
5. giovedì 14 aprile 2011, ore 17.00
Emilio Gentile
Università di Roma La Sapienza
Italiani senza meta? Lo stato di salute della nazione italiana
Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia
Info: 0187 258617
É possibile scaricare il materiale in formato PDF al seguente link:
Dialoghi in Fondazione 2010-11
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