La Gerusalemme di Franco Cardini a Libriamoci, Domenica 4 Ottobre ore 21 al CAMeC
LA GERUSALEMME DI FRANCO CARDINI
A LIBRIAMOCI CON MEDITERRANEO
Domenica 4 ottobre ore 21, CAMeC
L’Associazione Culturale Mediterraneo parteciperà, come ogni anno, a “Libriamoci”, manifestazione culturale del Comune della Spezia. Quest’anno ha invitato lo storico Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale nell’Istituto Italiano di Scienze Umane/Scuola Normale Superiore e Directeur de Recherches nell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, che presenterà i suoi libri “Gerusalemme. Una storia” e “Andare per le Gerusalemme d’Italia”. L’iniziativa si terrà domenica 4 ottobre alle ore 21 al CAMeC di piazza Battisti. Nel primo dei due volumi Cardini, da conoscitore e soprattutto da innamorato della città santa, ci guida in una passeggiata e dipana il filo della storia, allineando eventi e immagini di ieri e di oggi, alla ricerca di quella che resta una città-mistero. Anche il secondo volume è un libro di viaggio, questa volta alla scoperta di Gerusalemme in Italia: una presenza di cui l’Italia è investita per intero, grazie a un dialogo intessuto da secoli, che trova espressione in ogni rigo della sua storia, in ogni pietra delle sue città. Una volta divenuti inaccessibili i Luoghi Santi, lembi di Terra Santa vennero infatti ricreati nel nostro Paese. Intraprendere il cammino penitenziale attraverso santuari come il Sacro Monte di Varallo, il complesso delle Sette Chiese di Bologna, il Volto Santo di Lucca, San Vivaldo, Acquapendente nel Senese, il Santo Sepolcro di Brindisi significa ritrovarne la memoria e rivivere le emozioni di quel primitivo pellegrinaggio.
Per informazioni sul cartellone autunnale dell’Associazione leggi il comunicato sul nostro sito: “Le dieci iniziative del cartellone autunnale 2015”
Il noto storico di fama nazionale Franco Cardini, professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, ha tenuto una sorta di “Lectio magistralis”su Gerusalemme al CAMeC per l’Associazione Culturale Mediterraneo nell’ambito della manifestazione Libriamoci. Ha presentato i suoi libri “Gerusalemme. Una storia” e “Andare per le Gerusalemme d’Italia” che simbolicamente fanno parte di un unico volume. Il professor Gianluca Solfaroli ha fatto le veci dell’ex sindaco Giorgio Pagano Presidente di Mediterraneo perché assente per motivi di lavoro in Africa. “Cardini è un profondo conoscitore di Gerusalemme – ha affermato Solfaroli – dato che si è recato numerose volte là con altri studiosi. Per questo il suo libro è una sorta di viaggio con la mente in quella città stratificata, una guida intellettuale per chi volesse visitarla o semplicemente conoscerla stando a casa”. Cardini ha mostrato al pubblico presente (sala gremita al CAMeC) l’immagine di una città divisa tra israeliani e palestinesi attraversando le tappe delle varie dominazioni. Una città stratificata e attualmente tracciata a macchia di leopardo con convivenze difficili e ancora lontane da una visione di pace. “Nel 1967 circa 40.000 palestinesi non hanno ricevuto la cittadinanza e sono quindi privi di diritti – ha affermato Cardini – oggi sono circa 2 milioni e gli israeliani 8 milioni. I primi vorrebbero che Gerusalemme divenisse la capitale del loro futuro Stato ma Israele non accetta una capitale divisa. L’Onu dal canto suo ha riconosciuto la Palestina come un’Authority e non uno Stato, senza arrivare finora a una pacificazione.
La preoccupazione che serpeggia tra la popolazione ebraica è che gli U.S.A. abbandonino Gerusalemme a se stessa. Sono convinto che i palestinesi vorrebbero la pace con gli israeliani perché hanno tante paure, e per la maggior parte sono senza lavoro”. Cardini si è recato varie volte a Gerusalemme per sostenere seminari con amici studiosi attraverso un’agenzia di viaggi collegata alla casa editrice Il Mulino. Ha visto in prima persona la divisione territoriale della città stratificata fin dai tempi dell’Imperatore Adriano che nel 135 distrusse Gerusalemme facendo costruire templi pagani e dell’Imperatrice Elena che nel 330 volle cristianizzare la città. Si succedettero poi numerose dominazioni dagli ottomani ai persiani fino agli arabi. “Oggi Gerusalemme è divisa in tre zone – ha affermato Cardini – quella ovest, la parte dei monumenti e dei musei, dove si vive una vita più agiata; la città vecchia, quella centrale, dove gli arabi se ne stanno andando mentre gli ebrei stanno costruendo; la parte est che è un ammasso di casupole senza igiene. E’ stata trovata una soluzione dall’Onu che ha reso la parte più antica internazionale per quanto riguarda anche la gestione dei monumenti in un rapporto simile a quello che è tra Roma e lo Stato Vaticano”. Gerusalemme è quindi una città dai mille volti che nel Medioevo l’Occidente ha cercato di “imitare” creando siti che ricordino la città Santa come la chiesa di San Francesco ad Arezzo o la basilica di Acquapendente. Tutto perché la memoria resti e non vada disperso un patrimonio sacro millenario.
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