Presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi, Venerdì 22 novembre ore 17 al Palazzo Ducale di Massa
14 Novembre 2024 – 21:22

Presentazione di
“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi
Venerdì 22 novembre ore 17 al Palazzo Ducale di Massa
Massa, Palazzo Ducale – Sala della Resistenza
Il libro di Dino Grassi “Io …

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Dialogo tra religioni e culture: la via per sconfiggere terrorismo e fondamentalismi

a cura di in data 26 Febbraio 2015 – 10:01
Chiti Elzir Toschi 6 marzo ore 10,30

Chiti Elzir Toschi 6 marzo ore 10,30

DIALOGO TRA RELIGIONI E CULTURE: LA VIA PER SCONFIGGERE TERRORISMO E FONDAMENTALISMI
Vannino Chiti, Izzedin Elzir e Massimo Toschi incontrano gli studenti spezzini
Venerdì 6 marzo ore 10,30 sala Dante

L’Associazione Culturale Mediterraneo e la Consulta Studentesca Provinciale organizzano, venerdì 6 marzo alle 10,30 in sala Dante, un incontro con gli studenti spezzini sul tema: “Dialogo tra religioni e culture: la via per sconfiggere terrorismo e fondamentalismi”. Interverranno il senatore Vannino Chiti, già Vicepresidente della Regione Toscana, Izzedin Elzir, Imam di Firenze e Presidente dell’Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia, e Massimo Toschi, personalità del mondo cattolico, consigliere del Presidente della Regione Toscana per la cooperazione internazionale. Il tema al centro del confronto è quello del dialogo tra religioni e culture, che oggi trae forza dalla Chiesa di Papa Francesco, capace di assumere definitivamente la prospettiva conciliare. In particolare è centrale il dialogo con l’Islam. Proprio oggi che la radicalizzazione di una parte del mondo islamico sembra aver travolto le speranze democratiche suscitate dalle primavere arabe, non ci si può arrendere alla prospettiva dello scontro di civiltà. Non si tratta di negare i segnali terribili che arrivano dai proclami jihadisti, dalla persecuzione dei cristiani, dalle oppressioni giustificate con interpretazioni integraliste della sharia. Ma occorre approfondire gli spazi di interlocuzione possibile: l’Islam della liberazione, i gruppi progressisti di donne islamiche, gli esperimenti di dialogo con le comunità islamiche in Europa. Perché non è vero che l’Islam sia in sé incompatibile con la democrazia, o che vada assimilato a dei terroristi che pretendono di agire in suo nome e che vogliono creare un solco incolmabile tra i musulmani e il mondo occidentale.

Nel pomeriggio, alle ore 17 all’Urban Center, Vannino Chiti presenterà il suo libro “Tra terra e cielo. Credenti e non credenti nel mondo globale”. All’iniziativa, organizzata dall’Associazione Culturale Mediterraneo, interverranno Izzedin Elzir e Massimo Toschi.


 

Vannino Chiti, senatore del Pd, già Presidente della Regione Toscana e Vicepresidente del Senato, studioso del movimento cattolico, autore del libro “Tra terra e cielo. Credenti e non credenti nella società globale”, Izzedin Elzir, Imam di Firenze, Presidente dell’Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche Italiane, e Massimo Toschi, consigliere del Presidente della Regione Toscana per la cooperazione internazionale, sono stati i protagonisti di due iniziative sul dialogo tra culture e religioni, al mattino con gli studenti delle scuole superiori, in una affollatissima Sala Dante, al pomeriggio all’Urban Center. Le iniziative sono state organizzate dall’Associazione Culturale Mediterraneo, in collaborazione -al mattino- con la Consulta Studentesca Provinciale. Hanno introdotto la discussione Giorgio Pagano e Gianluca Solfaroli per Mediterraneo e Rachele Cecchi e Houssem Dalhoumi per la Consulta.

Vannino Chiti ha ammonito a “non cadere nell’errore dello scontro tra crociati e musulmani” e ha spiegato come sia possibile costruire, nel confronto, “un umanesimo comune, imperniato sui valori della Costituzione italiana e dell’Unione europea”. Citando le esperienze in Iraq e Libia Chiti ha così concluso: “La guerra non produce soluzioni, l’unica strada è la pace, è il primato della politica e della cooperazione”. Concetti condivisi da Izzedim Elzir: “Sono nato a Hebron in Palestina, ho frequentato la scuola coranica: in moschea non mi hanno insegnato a odiare gli ebrei, io ho problemi con gli israeliani perché stanno occupando la mia terra, non per motivi religiosi”. E ancora: “La stragrande maggioranza dei musulmani non è violenta… il terrorismo non va sottovalutato ma va combattuto con la libertà, non con la guerra… l’obbiettivo dei terroristi è far stare ognuno a casa sua, creando muri, noi invece dobbiamo creare ponti”. Infine Massimo Toschi: “Esistono tanti Islam, ci sono tante esperienze nel segno della via alla democrazia come in Tunisia, che l’Occidente deve sostenere di più”. Toschi ha esortato a seguire l’ecumenismo di Papa Francesco, che coinvolge non solo i cristiani, ma tutti i credenti, musulmani ed ebrei”, e ha concluso affermando la necessità di dare soluzioni al conflitto israelo-palestinese: “Il fatto che il Parlamento italiano abbia approvato due mozioni in contrasto tra loro sul riconoscimento dello Stato palestinese è una vergogna”.

 

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