“Chi sono gli zingari?”
“CHI SONO GLI ZINGARI?”
Rom, operatori sociali, scrittori a confronto in un incontro organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo e dalla Cooperativa Sociale Lindbergh
Giovedì 7 marzo, ore 16,30
Sala multimediale di Tele Liguria Sud
La Cooperativa Sociale Lindbergh e l’Associazione Culturale Mediterraneo hanno organizzato, nell’ambito del workshop internazionale “Migrants and Rom Inclusion”, l’incontro sul tema “Chi sono gli zingari?”, che si terrà giovedì 7 marzo alle ore 16,30 nella sala multimediale di Tele Liguria Sud, in piazzale Giovanni XXIII. Il workshop, organizzato dalla Cooperativa Sociale Lindbergh, è finanziato dalla Commissione europea sul programma Grundtvig ed è centrato sulle politiche di inclusione sociale, rivolte soprattutto ai migranti e ai rom: i partecipanti sono venti operatori sociali provenienti da Bulgaria, Romania, Ungheria, Portogallo, Slovacchia, Grecia e Turchia, ospiti nella nostra città dal 28 febbraio al 9 marzo.
L’incontro del 7 marzo sarà introdotto, dopo i saluti del presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo Giorgio Pagano e del presidente della Cooperativa Sociale Lindbergh Ciro Picariello, dallo scrittore, autore e attore Pino Petruzzelli, da sempre impegnato a mettere la cultura al servizio di importanti cause sociali. Petruzzelli è andato a conoscere in prima persona le realtà che ha poi raccontato, dalle riserve indiane del Nuovo Messico ai territori della ex Jugoslavia, dall’Albania al Medio Oriente, ed è un profondo conoscitore della vita dei rom. Tra i suoi scritti: “Grecia e Zingari: l’Olocausto nascosto” e “Non chiamarmi zingaro”. Seguiranno le testimonianze di Sèbastien e Adrianna Guerdner, presidente e vicepresidente dell’Association La roulotte de la solidarietè tzigane: nomadi di origine l’uno alsaziano e l’altra catalana, vivono ora a Bezier nel Sud della Francia. La loro associazione è nata con lo scopo di creare legami di solidarietà e per far conoscere le culture rom attraverso network e festival; promuove aiuti per migliorare la vita quotidiana, creare un’impresa, acquistare una roulotte o una casa. La realtà della nostra provincia sarà raccontata da Brunella Baldi, assistente sociale del Comune della Spezia, e da Anna Maria Vassale, dell’Associazione per l’intercultura Voltalacarta, che opera in Val di Magra e si occupa di accoglienza ai bambini immigrati, rom e sinti. Seguiranno gli interventi dei partecipanti al workshop.
Nella sala multimediale di Tele Liguria Sud sarà esposta la mostra fotografica “Sulla scia della carovana” di Barbara Giampietri. L’autrice è nata e vive alla Spezia. La fotografia in poco tempo da passione è diventata lavoro. Predilige il bianco e nero ed è affascinata dalla cultura dei gitani, dalle loro musiche, danze e dal loro senso di libertà. “Sulla scia della carovana” esprime il senso di libertà che si sostanzia di musica, fede, arte, del ritrovarsi e del condividere.
Giovedì scorso, nella sala multimediale di Tele Liguria Sud, si è tenuto, nell’ambito del workshop internazionale “Migrants and Rom Inclusion”, l’incontro sul tema “Chi sono gli zingari?”. L’incontro è servito a capire e a conoscere la cultura di questo popolo, a rovesciare stereotipi, a combattere chiusure e paure: è stato questo il commento conclusivo corale, espresso sia dai venti operatori sociali, provenienti da sette Paesi europei, partecipanti al workshop”, sia dagli organizzatori dell’incontro, il presidente dell’Associazione Culturale Giorgio Pagano e il presidente della Cooperativa Sociale Lindbergh Ciro Picariello. A raccontare “chi sono gli zingari” sono stati in tanti. Lo scrittore, attore e autore teatrale Pino Petruzzelli, che ha passato cinque anni della sua vita con i rom, ha innanzitutto spiegato perché siano, in gran parte, nomadi. La loro è una storia secolare di persecuzioni, sino al Porrajmos, la Shoà degli zingari, oltre mezzo milione di morti nei campi di sterminio nazisti: “con una storia di questo tipo -ha detto- chi resterebbe fermo?”. Petruzzelli ha smontato, studi alla mano, i falsi stereotipi secondo cui gli zingari “rubano i bambini” o “sono sfaticati”. E ha raccontato di comunità in cui non esistono le classi sociali come noi le intendiamo, e in cui molto forti sono i canali egualitari e il senso di solidarietà interna. Sebastien Guerdner, presidente di un’associazione zigana francese, si è soffermato sulla cultura della sua comunità e sul ruolo di informazione, di mediazione con le istituzioni, di solidarietà e di valorizzazione della cultura che svolge la sua associazione. Di grande interesse anche le testimonianze locali, sia quella “istituzionale” dell’assistente sociale del Comune della Spezia Brunella Baldi, sia quella “associativa” a Castelnuovo Magra dell’esponente di Voltalacarta Anna Maria Vassale: entrambe hanno spiegato quanto faticoso ma alla fine utile sia l’impegno per l’accoglienza e l’integrazione degli “zingari”. All’incontro hanno portato il loro saluto l’assessore comunale Andrea Stretti e la dirigente della prefettura Maria Stefania Ariodante. Molti rimangono turbati dal contatto con i “diversi” -hanno detto- e la paura va capita. Ma anche combattuta: la si supera, hanno concluso, con la conoscenza, attivando meccanismi di riconoscimento che costruiscano fiducia e rispetto reciproci. E’ stata molto apprezzata, infine, la mostra fotografica “Sulla scia della carovana” di Barbara Giampietri, un’autrice che ha una profonda conoscenza del mondo degli zingari: le sue immagini trasmettono molto bene la cultura di questi popoli.
E’ possibile scaricare tutto il materiale in formato .ZIP dal seguente link:
“Chi sono gli zingari?” – 7 marzo 2013
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