Il Paese si vergogna sempre più dell’immoralità di una classe di governo che sta superando ogni record di indecenza: per la inettitudine di fronte alla crisi e per il pericoloso ruolo attivo esercitato nell’indebolimento dei diritti, nella rottura della coesione sociale e territoriale, nel dilagare dell’illegalità, nella decadenza delle istituzioni, della politica, del senso civico e morale.
Il Paese deve rialzare la testa. Bisogna restituire forza e nobiltà alla politica.
Siamo persone impegnate nell’associazionismo, nel volontariato, nelle attività culturali e sociali. Grazie alla partecipazione civile di questi anni è cresciuta la critica al pensiero unico neoliberista, e parole come beni comuni e solidarietà hanno incrinato la sua egemonia. Ora c’è bisogno della sinistra per avviare e consolidare la svolta necessaria. Il sentimento dell’opposizione, nel vuoto della sinistra, può incontrare il vento dell’antipolitica. Ecco perché sentiamo il bisogno di  partecipare alla vita di Sel, una forza giovane che sta conquistando il proprio posto nel Paese perché sta suscitando la speranza di ricostruire la sinistra.
Sel è una forza che nasce volutamente “transitoria”, come lievito per una nuova sinistra. Che sappia, per la prima volta, coniugare la valorizzazione del lavoro e la salvaguardia dell’ambiente. Che si ponga l’obiettivo del governo, ma non rinunci all’alternativa al neoliberismo e al ripudio della guerra. Che riconosca nella laicità dello Stato il presupposto per la convivenza tra sensibilità diverse. Che alzi la bandiera degli Stati Uniti d’Europa, per rifondare l’europeismo in alleanza con tutte le forze della sinistra europea. Che, in Italia, si fondi sull’alleanza tra Pd, Sel e Idv, arricchita dal vocabolario dei movimenti e del civismo e aperta a tutte le voci di una sinistra critica e non settaria, a partire dalla componente socialista e da quella ambientalista.
Di idee, pratiche e comportamenti di sinistra c’è bisogno anche nella nostra provincia. Sel può contribuire ad affrontare le nuove sfide progettuali che ci propone la crisi:  dignità del lavoro, nuova occupazione, sviluppo di imprese innovative, green economy e difesa del paesaggio e del territorio, nuovo welfare, sostegno agli immigrati e a tutti i più deboli, investimenti in cultura, ricerca e formazione. Dentro una cornice: l’eticità e la sobrietà della politica, la riduzione dei suoi costi.
Le primarie sono indispensabili, al livello nazionale come locale:  strumento per un confronto vero sulle idee e sulle scelte, che renda protagonista tutto il popolo della sinistra e coinvolga ogni energia civica. Un confronto aperto, per costruire un solido programma comune per il cambiamento.
Ripartiamo da Sel. Tra di noi ci sarà chi aderirà formalmente e chi no. Ma tutti collaboreremo alla sua elaborazione e alla sua iniziativa, per ricostruire l’Italia e rilanciare il nostro territorio.

DIEGO DEL PRATO, storico; CARLO DI ALESIO, critico letterario; NELLO DIOFILI, medico; ANTONELLA FRANCIOSI, avvocato; AMILCARE MARIO GRASSI, scrittore; ANDREA LICARI, studente universitario; ANDREA ORNATI, studente universitario; GIORGIO PAGANO, presidente di Funzionari senza Frontiere e segretario della Rete delle Città Strategiche; CLAUDIO RISSICINI, esperto di cooperazione internazionale allo sviluppo; STEFANO SARTI, ambientalista.

I FIRMATARI ORGANIZZANO UN INCONTRO PUBBLICO CON L’ON. FABIO MUSSI GIOVEDI’ 13 OTTOBRE ALLE ORE 17 NELLA SALA DEL MUSEO LIA.

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