Il 25 Aprile, tra memoria e speranza
Città della Spezia, 25 aprile 2023
Festeggiamo il 25 aprile, tra memoria e speranza.
Sono giorni in cui raccontiamo la storia della Resistenza, cercando di far conoscere ciò che è stato e di rivendicarlo per come è stato. In particolare, in apertura dell’ottantesimo anniversario della lotta di Liberazione, ciò che avvenne nel 1943, dopo l’8 settembre: le manifestazioni di solidarietà e di aiuto concreto che gran parte della popolazione offrì ai soldati fuggiaschi; i militari sbandati che non esitarono da subito a combattere i nazifascisti; i comunisti, i socialisti, i popolani che si misero a raccogliere le armi; la nascita del CLN; la formazione delle prime bande di “ribelli” tra Magra e Vara. Tutti casi in cui si manifestò la scelta morale: per il bene contro il male, per la vita intesa come cammino non solo individuale ma anche collettivo, per la libertà contro la dittatura.
Ma questi sono anche i giorni della speranza, del sogno, della riflessione sul presente e sul futuro. Il presente e il futuro, cioè la Costituzione, il patto che ci lega. La seconda carica dello Stato ha affermato che nella Costituzione non c’è la parola antifascismo: ma il divieto di riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista non è solo una specifica norma della Carta, è anche un suo vero e proprio paradigma. Non avremmo la Costituzione senza la lotta partigiana. L’antifascismo è un principio di civiltà finalizzato ad evitare di farci cadere nella barbarie del fascismo. La Costituzione è antifascista, e tutti noi con essa. La Costituzione ha reso diritto di cittadinanza a chiunque, come ricordava il comandante partigiano Arrigo Boldrini: “La Resistenza l’abbiamo fatta per noi e per quelli che stavano con noi; per quelli che non hanno preso parte; e anche per quelli che erano contro”.
Senza la Costituzione e l’antifascismo saremmo senza valori fondanti, in una democrazia anonima, senza padri, governata da caste senz’anima. Non possono essere valori fondanti gli “ismi” anticostituzionali: razzismo, corporativismo, autoritarismo, militarismo.
La grande questione è allora l’attuazione della Carta: solidarietà, giustizia sociale, libertà, pace.
E’ questo l’impegno del 25 aprile.
Buon 25 aprile antifascista a tutte e a tutti
Le foto di oggi sono state scattate a San Terenzo Monti il 21 agosto 1944 da Almo Baracchini: riprendono due delle 159 vittime della strage nazifascista, di cui ho scritto nell’articolo di questa rubrica “La cosa più bella che abbiamo avuto e che abbiamo” (20 aprile 2023). La foto in basso riprende elementi del 442° reggimento americano pronti all’imbarco per l’Italia, con le due mascotte, ed è conservata nei National Archives Records and Administration, Washington.
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