Ciao Renzo, amico e poeta
Città della Spezia, 13 marzo 2022
Caro Renzo, con te se ne va il poeta più grande del dialetto spezzino, un fine dicitore, una delle persone più colte, umane e gentili che abbia conosciuto.
Ogni Natale inviavi una poesia agli amici. Regalo ai lettori -so che sei d’accordo, con me lo sei sempre stato- l’ultima poesia, quella del Natale 2021, per una volta in lingua. L’avevi firmata “zio Renzo”.
Si spaccia per poesia
questo sfacciato ritmo
che ci mette la faccia
Profuma sulla tavola imbandita
condiviso buon pane quotidiano
ma svogliato non mordo
ché sgualcito
il nitore dell’abito nunziale
temo darmi quel nome
che a volte m’arde a volte rade al suolo
il cuore
dirò dico che sono simulacro
aperto a tutti i venti
sentimenti
ed ai settanta volte sette
ansiti borborigmi
venuti a posarsi sul ramo
del mio avambraccio
e sprovveduto temerario amo
o credo di… ma s’è già fatto bacio
il dubbio
se per alcuni versi
sorpresi-loro ed io-
da questo insospettato sfolgorio
d’un ancestrale cielo batto strade
in sentimento fragile e commosso
digiuno busso
alla socchiusa porta del Natale
Due in una sola carne
in una sola firma Wilma e Renzo
con tutti i loro auguri
vuoi per questo Natale
del 2021
e per quello futuro in cui una Voce
ci chiamerà per nome.
Caro Renzo, è vero, nei versi finali ci avevi avvertito. Ma ci mancherai.
Ci stringiamo a Wilma e a tutti i tuoi cari e ti salutiamo con un grande abbraccio
Giorgio Pagano
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